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Al Palazzo di Vetro dell'ONU a New York si è aperta la conferenza "Le sfide imposte dalla criminalità organizzata nell'era dell'intelligenza artificiale e di internet", promossa dalla Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d'Italia alle Nazioni Unite, (e IALF, IAPC, IIC e John D. Calandra Italian American Institute). All'incontro hanno partecipato il Procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, esperto di criminalità organizzata al Queen's College in Canada, Ronald J. Clark, CEO di Spartan Strategy & Risk Management. Ancora una volta Gratteri ha lanciato l’allarme sull’evoluzione delle mafie in campo tecnologico: il magistrato ha parlato di "dark web, la nuova frontiera della mafia e quindi anche dell'antimafia", sottolineando che mentre le mafie si muovono velocemente, le istituzioni rimangono indietro nel contrasto all'uso delle nuove tecnologie. Con la "forte accelerazione delle mafie all'interno del darkweb, queste sono in grado di fare transazioni per tonnellate di cocaina, armi da guerra, prostituzione, commerciano in oro, comprano isole". "L'Italia - ha detto - negli ultimi dieci anni ha fatto passi indietro rispetto a paesi come Germania, Olanda e Belgio, che ora devono aiutarci e ci passano informazioni". Ma l’uso della tecnologia potrebbe spingersi anche oltre: non a caso, infatti, Nicaso ha dichiarato che le mafie saranno in grado presto di utilizzare anche "i droni per uccidere". Questo sfrenato sviluppo porterà inevitabilmente anche alla scomparsa di alcuni gruppi storici come quello "delle cinque famiglie newyorchesi. Sta scomparendo proprio per la sua lentezza nell'adattarsi, rispetto alle altre mafie nel mondo, all'utilizzo del web", ha detto Nicaso.

La Camorra costruisce banche online per riciclare denaro

Gratteri ha detto che nelle forze dell'ordine, lo Stato dovrebbe attrarre più giovani ingegneri informatici e pagarli bene, altrimenti verranno assunti dal settore privato. "Stiamo perdendo troppo tempo e tanto campo rispetto a quello conquistato dalle mafie", ha ribadito il magistrato spiegando che oggi la mafia non conta più sul pizzo, business ormai da "morti di fame": resta il commercio della droga il più proficuo, capace di generare alle mafie italiane "oltre 50 miliardi di euro all'anno". Gratteri ha fatto degli esempi: "Una famiglia della ‘Ndrangheta ha assoldato degli hacker tedeschi e rumeni per fare transazioni finanziarie nell'arco di 20 minuti in banche che si trovavano in 3 continenti diversi". Il procuratore ha illustrato vari esempi di cyber crime in azione anche in Italia. "A Napoli ho visto come la camorra è stata in grado di costruire una banca online che ha riciclato qualcosa come 3 miliardi e 600 milioni di euro, di cui siamo riusciti a sequestrare solo 2 miliardi", ha detto. "La cosa che ci ha sorpreso è che nelle sedi di queste banche abbiamo trovato tecnologie che la nostra Polizia giudiziaria non possiede, perché non sono state comprate: uno di questi strumenti tecnologici, costato 5 milioni, serviva a impedire le intercettazioni schermando i luoghi fisici in cui avvenivano le riunioni", ha dichiarato. "Più le mafie si arricchiscono, più saranno in grado di condizionare l'economia mondiale”, ha aggiunto. Gratteri ha anche detto che mentre le mafie hanno iniziato ad essere nel web utilizzando anche i social come Facebook, "ora sono passati a TikTok dove hanno più popolarità".

Un problema mondiale

"Bisognerebbe far capire in questa sede anche ai paesi che in questo momento sono in guerra o pensano di essere i padroni del mondo che il problema mafie non riguarda solo quei territori dove ci sono democrazia e libertà, ma anche quelli a regime totalitario o dove la democrazia è solo apparente: per contrastare la criminalità organizzata bisogna fare sinergia partendo da questo luogo”, ha detto il magistrato rimarcando le capacità delle mafie di “ordinare duemila chili di cocaina, facendoli arrivare ai porti di Amsterdam, Rotterdam o Anversa senza muoversi e pagando con moneta elettronica senza spostarsi dai luoghi in cui vivono. Abbiamo inoltre documentato élite delle mafie in grado di comprare 40 chili di oro a settimana, sempre attraverso il dark web, per l'acquisto di territori o isole". Gli introiti che il narcotraffico porta nelle tasche delle mafie sono ingenti e chi “ha soldi decide i destini di un territorio e se le mafie li hanno saranno in grado, attraverso l'intelligenza artificiale, di condizionare il modo di pensare e di agire dell'opinione pubblica: purtroppo la politica arriva sempre in ritardo, ma non è un difetto solo italiano bensì qualcosa che vedo a livello globale", ha detto Gratteri.

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