Delitto Vassallo: l'inchiesta punta su un carabiniere

Scambio di informazioni tra Dda di Napoli e pm di Salerno
di AMDuemila
Ci sarà una trasmissione di informazioni, dalla Dda di Napoli ai pm di Salerno, in merito all’omicidio di del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso nel comune del Cilento il 5 novembre 2010. Si tratta dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita nei giorni scorsi nei confronti di una cinquantina di indagati coinvolti in un’inchiesta su un traffico internazionale di stupefacenti.
Il caso del primo cittadino di Pollica, ucciso da sette colpi di pistola mentre rincasava alla guida della sua automobile, è rimasto finora irrisolto e ha portato all'archiviazione di tutte le piste battute dagli inquirenti.
Lo scambio di informazioni tra le procure di Napoli e Salerno si riferisce alla posizione del brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Napoli e accusato di essere legato a doppio filo con uno dei boss del narcotraffico. Il nome di Cioffi, accusato di appartenere all'associazione a delinquere, emerse anche negli atti di indagini svolti sull'omicidio del sindaco di Pollica. Cioffi non era mai stato indagato nell'ambito per il delitto Vassallo, ma secondo un testimone sarebbe stato presente nella zona nei giorni dell'omicidio. Circostanza che però non fu confermata dagli approfondimenti investigativi.
Cioffi, in servizio al nucleo investigativo di Castello di Cisterna dal 1991, è ora indagato per traffico di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose. Secondo le investigazioni il carabiniere sarebbe stato stipendiato dal trafficante di cocaina Pasquale Fucito, esponente apicale del clan Ciccarelli-Sautto, che ha il suo quartier generale nel Parco Verde di Caivano.

Foto © Ansa

ARTICOLI CORRELATI

Omicidio Vassallo, accertamenti balistici ed esame del Dna su 94 persone

Omicidio Vassallo, il fratello del sindaco-pescatore si appella a Mattarella

Omicidio Vassallo, cinque anni senza verità