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fiori e cioccolato48 arresti all’elite delle famiglie Commisso e Aquino-Coluccio
di AMDuemila
“Un’operazione storica. Colpita una ‘ndrangheta elitaria”. Così il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha commentato l’operazione che ha portato all’arresto di 48 persone appartenenti alle famiglie Commisso e Aquino-Coluccio e accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico internazionale di droga e detenzione abusiva di armi.
Il blitz è scattato per opera degli agenti della polizia di Stato dello Sco ed i carabinieri del Ros. I fermi sono stati disposti dalle Procure di Reggio e Roma, rispettivamente 35 e 21, questi ultimi concentrati in particolare a Latina. Alcuni sono ancora da eseguire perché riguardano persone al momento all'estero. Le indagini hanno colpito il clan Commisso, operante a Siderno, nel reggino, ma con proiezioni in Canada e Olanda, e Coluccio di Marina di Gioiosa Jonica. Quest'ultima famiglia, ha spiegato De Raho, "è diventata riferimento della mafia per il traffico di marijuana", diversificando così il business della droga tradizionalmente orientato al traffico di cocaina. L’indagine, ha spiegato il procuratore aggiunto di Reggio Nicola Gratteri, "è una delle tre più importanti sulla 'ndrangheta degli ultimi 10 anni” che ha consentito di localizzare "il deposito delle armi del clan Commisso, che conta almeno 500 killer pronti a sparare. La famiglia Commisso di Siderno è la più rilevante in questo momento, con propaggini anche a Toronto e Montreal".

Non solo traffico di droga e armi, oggi la ndrangheta fa affari anche con fiori e cioccolata: tra i reati contestati dalle due procure c'è anche il riciclaggio di 250 tonnellate di cioccolata Lindt sottratta all'azienda, per un valore di 7,5 milioni, e il commercio di fiori olandesi per il quale “una delle figure di spicco è titolare di società di import-export di fiori anche in Olanda, nelle quali investiva il denaro da riciclare" ha spiegato ancora De Raho. Una conferma, ha aggiunto il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino, del fatto che "la 'ndrangheta ha grande flessibilità nell'adattarsi a ciò che il mercato offre e anche la capacità di agire in previsione sui segmenti che a un certo punto 'tireranno'. Da anni la famiglia Crupi si è insediata a Latina impiantando un'attività economica florivivaistica in Italia, in Olanda e in Canada".
Secondo il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti "è importante la cooperazione internazionale, che in questo caso ha funzionato molto bene". Roberti ha sottolineato la fondamentale collaborazione attiva con l'autorità giudiziaria di Amsterdam "che ha proceduto parallelamente e che ci aveva sollecitato a intervenire in forma urgente perchè avevano tempi oramai limitati per la 'discovery' dei loro atti" alimentati dalle attività di indagine svolte dalle procure di Roma e Reggio Calabria.

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