Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di Dina Provenzano - 25 maggio 2015
“Verrò al liceo ed incontrerò i vostri studenti”. Pif lo aveva promesso al dirigente scolastico Chiara Gibilaro e alla prof. Dina Provenzano al cinema Empire di Partinico durante la prima del suo film “La mafia uccide solo d’estate”, il suo primo lavoro cinematografico che gli ha fatto vincere diversi premi e lo ha reso famoso a livello internazionale. Pier Francesco Diliberto, in arte Pif, è molto legato a Partinico, dove ha frequentato l’emittente televisiva Telejato e dove ha realizzato buona parte di una puntata della serie “Il testimone”, da lui ideata e condotta per MTV, “Lo scassaminchia”. Il lavoro, incentrato sulla figura del giornalista Pino Maniaci e su Peppino Impastato approfondisce il delicato problema dell’informazione in terra di mafia e l’uso della satira e dell’ironia come efficaci strumenti di denuncia e di critica. Proprio dalla visione di tale puntata è nata l’idea di fare un film al produttore Mario Gianani, che lo ha contattato, conoscendo le sue precedenti esperienze come aiuto-regista di Franco Zeffirelli nel 1998 e poi di Marco Tullio Giordana ne “I cento passi” nel 2000. E’ così che Pif ha girato ed interpretato la sua “opera prima” “La mafia uccide solo d’estate” che il presidente del Senato Piero Grasso ha definito “Il miglior film sulla mafia da lui visto”. Il successo del film, come ha rilevato Gabriele Cucchiara, uno studente della 5C del Liceo scientifico in un suo intervento, nasce dal fatto che “gli argomenti, anche quelli più scabrosi e delicati, vengono trattati con un doppio registro fatto di ironia e fredda presentazione dei fatti, in una originale alternanza tra momenti comici e pugni allo stomaco”.

Su insistenza della Dirigente, era stato rinnovato  più volte l’invito, ma Pif aveva risposto negativamente, dicendo che stava lavorando al suo nuovo film ed era molto occupato. Quando ormai l’anno scolastico sembrava concluso e i docenti avevano deciso di sospendere le attività non curriculari, per concludere programmi e verifiche, ecco che qualche sera fa è proprio PIF a comunicare che il 23 maggio, alle 11,15 arriverà a Punta Raisi e che avrà uno spazio per un incontro con gli studenti. L’occasione non si poteva perdere, anche perché si inseriva perfettamente nel corso delle iniziative che in tutta Italia si realizzano per “La giornata della legalità”, dedicata al XXIII anniversario della strage di Capaci. Così si è attivata la macchina organizzativa: alcuni studenti riprendono un loro lavoro realizzato dopo una visita guidata a Palermo nei luoghi della memoria, che ha avuto come spunto il pellegrinaggio di impegno civile ed etico di Arturo con la moglie e il figlio alla fine del film. Vengono stampate le locandine, spediti gli inviti, individuate le classi che parteciperanno all’incontro.
Sabato 23 Maggio alle ore 10,30 il sig. Pisciotta, collaboratore tecnico e il prof. Salvo Vitale, che conosce il regista da molto tempo, si recano in aeroporto. Intorno alle 11 sul tabellone si legge che l’aereo ha 30 minuti di ritardo! E’ un alternarsi di telefonate. La prof. Provenzano Dina, referente del progetto “Cittadinanza e Costituzione”, decide di intrattenere studenti ed ospiti, più di 300 persone, con la proiezione di alcuni passaggi da “Lo scassaminchia”. Pif finalmente arriva, breve scambio di saluti con Salvo Vitale, nel corso del quale Pif gli comunica di stare lavorando a un film in costume che prende avvio dallo sbarco degli americani in Sicilia. Veloce corsa verso il Liceo. All’arrivo Pif è intercettato dal Sindaco e da Pino Maniaci, che lo aspetta per  una “divertente” intervista. Poi il tuffo nell’Auditorium stracolmo, una serie di domande cui Pif risponde con il suo abituale ricorso a battute e a riflessioni che comunque contengono un alto significato, e con l’invito agli studenti, a rivendicare l’orgoglio di essere siciliani come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Peppino Impastato. Alla domanda “Ma Falcone e le altre vittime di mafia sono morte invano?” Pif risponde “Dipende da noi” lanciando un messaggio di impegno e un invito a non abbandonarsi al gattopardesco nichilismo. A seguire, la proiezione del lavoro realizzato dalle studentesse Emma Gugliotta e Flavia Accetta della 3 A sc., che ne regalano una copia ad un Pif  piuttosto commosso, poi la premiazione degli alunni del Liceo che hanno vinto alcune manifestazioni sportive durante la Settimana della Legalità e alla fine l’affollamento a grappolo alla ricerca di una foto, di un selfie, di una dedica, di un saluto. Quando suona la campana dell’ultima ora, alle 13,30, nessuno si muove, per oggi l’autobus dei pendolari può aspettare, non c’è fretta di andare via… Una giornata lunga e piena di impegni costringe Pif a correre via. Fine della cronaca di un’esperienza che sicuramente ha lasciato il segno e che difficilmente nessuno dei presenti dimenticherà.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos