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di AMDuemila - 3 marzo 2015
18 arresti per droga e prostituzione
Caltanissetta. Smantellati i vertici mafiosi della famiglia di San Cataldo, cosca storiche del Nisseno. "Kalyroon" , così si chiama la maxi operazione, condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Dda di Caltanissetta che ha portato all'arresto di 18 persone, compreso l'attuale reggente del mandamento Maurizio Di Vita, 46 anni, con l'accusa di associazione mafiosa, aggravata dall'essere armata, traffico di stupefacenti, prostituzione anche minorile, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Le indagini, condotte anche con l'ausilio di intercettazioni, hanno consentito di ricostruire il traffico di stupefacenti, eroina e cocaina, gestito dalla cosca che serviva anche per mantenere le famiglie degli affiliati detenuti. Cosa inaspettata invece un giro di prostituzione, anche minorile, che alcuni componenti del clan avrebbero organizzato con la complicità di una coppia di romeni, che risultano ancora ricercati. Secondo gli inquirenti i due avrebbero reperito nel loro paese ragazze giovanissime che venivano poi fatte prostituire in alcune case d'appuntamenti del Nisseno. Un business, quello della prostituzione, che Cosa Nostra siciliana in passato si è sempre rifiutata di gestire, ritenendolo infamante.

Gli arrestati
Maurizio Di Vita,  Antonio Cordaro, Salvatore Cordaro e Alfonso Lipari rispondono di associazione mafiosa, in particolare Maurizio kalyroon-2Di Vita ed Antonio Cordaro sarebbero responsabili di estorsioni ad alcuni imprenditori.
Dietro le sbarre sono finiti anche: Carmelo Antonio Gisabella, Elis Deda, Vincenzo Scalzo, Cataldo Blandina, Pietro Mulone, Angelo Giumento, Gioacchino Chitè e Vincenzo Ferrara.
Disposti invece gli arresti domiciliari per Marco Scalzo, Salvatore Ferrara, Giovanni Germano Paladino, Fabio Ferrara e Francesco Liuzza, tutti presunti componenti della rete di pusher che avrebbe gestito il traffico di eroina e cocaina.
Ancora irreperibili invece i rumeni Adrian Daniel Pirvanescu e Diana Chiritoiu, che secondo le indagini si occupavano di  rintracciare le ragazze in Romania, provvedendo al loro trasferimento in Italia e al procacciamento dei clienti assieme a Gisabella. Occasionalmente si sarebbero impegnati a  trovare i clienti anche Lipari, Cordaro e Liuzza. Tutti sono chiamati a rispondere di favoreggiamento della prostituzione.

Quando è l'imprenditore a cercare il boss
Nel corso della conferenza stampa, il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e il capo della Squadra mobile nissena Marzia Giustolisi hanno spiegato che alcuni commercianti si sarebbero rivolti direttamente a Cosa nostra per risolvere problemi legati alle loro attività. E' il caso ad esempio di due nisseni che avrebbero chiesto l'intervento di Cosa nostra per evitare che si verificassero risse nel locale e addirittura per incontrare Alfonso Lipari e Antonio Cordaro (trasferitisi al Nord per il divieto di dimorare in Sicilia) questi due commercianti si recarono a Milano e a Torino

Fonte ANSA

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