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carta diritti umani bambiniAi miei coetanei per la giornata dei diritti umani
di Karim El Sadi

Oggi è il 10 dicembre e per noi ragazzi è un giorno come un altro. Scuola, casa e via che si esce perchè oggi è sabato ed è il giorno più bello della settimana per noi, il giorno in cui accantoniamo le nostre preoccupazioni (se possiamo chiamarle tali) per darci alla libertà. Stasera si esce, via liberi! Ma prima di uscire perchè non facciamo una cosa, sblocchiamo il "cell" apriamo google e guardiamo cosa troviamo nei risultati se cerchiamo la data odierna del 10 dicembre. Bene. Oggi non mancano solo 15 giorni a Natale, c'è qualcosa di più. Già perchè quella odierna è la giornata mondiale dei diritti umani. Non lo sapevate vero? Ebbene si, proprio oggi 68 anni fa venne firmata a Parigi la Dichiarazione dei Diritti Umani. Ossia un codice etico di importanza storica fondamentale: è stato infatti il primo documento a sancire universalmente (cioè in ogni epoca storica e in ogni parte del mondo) i diritti che spettano all'essere umano. La carta, che nasce soprattutto per le milioni di morti causate dalla seconda guerra mondiale, è frutto della coscienza di altrettantI milioni di persone che hanno deciso di fare un passo in avanti nel futuro cercando di non ripetere gli errori commessi nel passato. Fatto questo breve flashback vorrei porre alcune domande. Al giorno d'oggi sono veramente rispettati quei 30 articoli contenuti al suo interno? E mettendo da parte la miriade di conflitti che sono seguiti a quel 10 dicembre '48, oggi 10 dicembre 2016 si parla ancora di guerra e morte?
Beh, direi proprio di si. Oggi si parla eccome di guerra, ne parlano i giornali, le televisioni, le radio, i social. Tutti ne parlano. Ma perchè? Perchè dopo quell'accordo e quelli successivi, nel mondo si muore ancora sotto le bombe? Oggi ci sono 424 conflitti in atto, dal Messico al Venezuela, dal Mali alla Nigeria, dalla Palestina alla Siria ogni giorno ci sono persone innocenti che muoiono. Ragazzi e ragazze che non possono uscire il sabato sera in "viale" o per il "corso" perchè se escono di casa rischiano di non tornarci più. In una scena politica e commerciale dove la corruzione e il compromesso sembrano essere il modo più facile e veloce per avere successo. E in un mondo che persino il Papa definisce alle porte di un terzo conflitto mondiale come possiamo pensare di poter progredire? La verità è che purtroppo i nostri "vecchi" ci hanno lasciato un mondo ridotto allo scatafascio e noi giovani, noi futuro, lo accettiamo così com'è, facendo poco o niente per cambiarlo. Forse perchè "freezati" come nella "Mannequin challenge" una delle tante mode inutili di questo 2016. O forse perchè ci sta bene così, perchè ci piace. Siamo in un'Italia che oltre ad aver lasciato Renzi sta per lasciare anche questo 2016. Un anno memorabile si, ma soprattutto per i primati tragici raggiunti. L'anno dei terremoti, l'anno con più morti in mare, l'anno dei presidenti xenofobi e degli attentati terroristici. Se non fosse per Facebook che invece ci ricorda con un video creato da esso stesso le foto e i momenti passati coi nostri amici in questo anno, il 2016 scivolerebbe via come Beppe Grillo sui sampietrini di Roma... E allora raga prima di “andare a comandare" questa sera pensate che è nostro dovere fare qualcosa. Pensate che oggi in particolare dobbiamo rivolgere le preghiere a chi rischia di morire da un momento all'altro. Anzi no non pregate, le preghiere non sono mai servite a nulla. Se i vertici del Vaticano pregano per i siriani, l'Isis non smette di sgozzarli domani. E allora leggiamo, informiamoci, agiamo. Non facciamoci illudere o schiacciare. Per favore Restiamo Dritti...Umani!

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