Canale YouTube per mezza giornata offline, ma non ci fermeranno!
Oltre mezza giornata offline. Tanto è durato l'oscuramento del canale YouTube di ANTIMAFIADuemila, vittima di un attacco hacker. Non lo diciamo per ipotesi. Ci è stato confermato dagli stessi tecnici della piattaforma web.
Nella notte qualcuno si era intrufolato nel canale video dove, costantemente, vengono pubblicati contenuti (docufilm, interviste, inchieste, dirette su incontri, dibattiti, presentazioni di libri e così via), manipolandolo fino a farlo scomparire.
Ciò è avvenuto a pochi giorni dalla notizia del raggiungimento dell'obiettivo dei 10mln di visualizzazioni.
Ora è tornato tutto disponibile e non possiamo che ringraziare i tecnici che si sono messi a disposizione per il recupero di tutti i dati.
Pensiamo alle preziose interviste al compianto Giulietto Chiesa, che da sole hanno raggiunto il milione di visualizzazioni; i nostri documentari sulle stragi di Capaci e via d'Amelio.
O ancora alle registrazioni degli eventi e le presentazioni di libri organizzate dalla nostra testata, e non solo, che hanno visto la partecipazione di magistrati, avvocati, giornalisti, familiari vittime di mafia, esperti, artisti e così via.
Quindi le interviste e gli approfondimenti su temi a noi cari che vanno dal racconto dei processi fino alle questioni che riguardano l'attualità e la politica internazionale.
Tutti prodotti che hanno consentito in questi anni di crescere ed avere oltre quarantamila iscritti nel canale. E presto ne pubblicheremo di nuovi in tutte le piattaforme che abbiamo a disposizione.
Non vogliamo fare dietrologia, ma sappiamo che gli argomenti che tocchiamo sono scomodi.
Ai "cari hacker" di turno che hanno tentato di ostacolarci, occupando gli spazi di condivisione che con impegno e dedizione abbiamo costruito assieme ai nostri ascoltatori, diciamo che hanno fallito. Di lasciar perdere.
Che non possono abbatterci. E se ci riproveranno ci troveranno pronti a reagire con sempre più forza, facendo valere le nostre idee, i nostri pensieri e le nostre voci in nome di quell'articolo 21 della nostra amata Costituzione.
Perché "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" e "la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Quella per la libertà di espressione è una "guerra a oltranza" che noi siamo pronti a combattere.
E non ci fermeranno!
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