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Categoria: Inchieste
Editore: EDIZIONI AMBIENTE
Pagine: 160
Prezzo: € 16,90
ISBN: 978-88-96238-07-3
Anno: 2009

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Recensione

«I soldati americani erano equipaggiati diversamente. Prima dientrare in una zona considerata a rischio indossavano tute protettive,guanti speciali, maschere con filtro. Noi invece lavoravamo a maninude, le nostre maschere, quando ce le davano, erano di carta, tuteniente».

Quattro soldati cercano un difficile ritorno alla normalità dopoessersi ammalati di tumore operando in zone bombardate con armiall’uranio impoverito. Luca, Emerico, Angelo e Salvatore hanno sceltovolontariamente la divisa, ma sono stati abbandonati dall'Esercitoproprio quando hanno dovuto lottare per la vita. Chi ha denunciato ha subito minacce e ricatti, chi ha taciuto è sprofondato nellasolitudine. L’Italia chiamò è un’inchiesta multimediale cheracconta attraverso immagini e testo gli effetti dell’inquinamentobellico sul personale delle forze armate impiegato in Bosnia, Kosovo eIraq. Il documentario giornalistico, premiato dalla critica, riannodain un diario intimo le storie dei soldati, ricostruendo la catena delleresponsabilità.

Ottobre 1993. Travolto dallo scandalo della Sindrome del Golfo, cheha fatto migliaia di vittime tra i militari inviati in Iraq, ildipartimento della Difesa degli Stati Uniti dirama le prime normegenerali di protezione dall’uranio impoverito. Il videotapeinformativo, originariamente destinato alle caserme, viene trasmesso atutti i paesi membri dell’Alleanza atlantica, ma in Italia lo Statomaggiore dell’Esercito non lo mostrerà mai ai soldati, checontinueranno a partire per le missioni di “pace” all’estero senzaadeguate protezioni, ammalandosi e morendo. Perché i vertici delleforze armate hanno taciuto? Hanno sottovalutato i rischi dellacontaminazione oppure nessuno ha voluto assumersi la responsabilità dirispondere alle famiglie di chi aveva subito la contaminazione? In unoscenario inquinato da statistiche fasulle, due Commissioni parlamentarid’inchiesta hanno cercato di ristabilire la verità dei fatti,riuscendoci solo parzialmente. Per alcuni scienziati non è dimostrabileil nesso causa-effetto tra l’insorgenza dei tumori e l’esposizioneall’inquinamento bellico. Ma nei corpi dei soldati ci sono elementichimici che possono provenire solo da esplosione di uranio impoverito.Di recente i tribunali ne hanno riconosciuto gli effetti letali,aprendo la strada a centinaia di richieste di risarcimento. Mentre lapolitica litiga sulle cifre, chiunque è libero di sperimentare armi nonconvenzionali nei poligoni sardi, bastano 50 mila dollari eun’autocertificazione. Il picco dei decessi deve ancora arrivare,avvertono gli scienziati, aspettiamoci il peggio.

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