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"L’attentato dell’Isis a Mosca ha ricondotto tutte le attenzioni verso il terrorismo degli attori non statali", infatti, esistono "due tipi principali di terrorismo: il terrorismo di Stato e il terrorismo degli attori non statali": "Il terrorismo di Stato si definisce come l’uso spropositato della violenza politica contro una popolazione civile indifesa per terrorizzarla e costringerla ad aderire all’agenda del governo".
Così ha scritto il professore Alessandro Orsini sul 'Fatto Quotidiano' in riferimento all'attacco terroristico avvenuto nei giorni scorsi a Mosca.
Orsini però non si concentra sull'episodio specifico e passa in rassegna le caratteristiche dello Stato terrorista e dell'uso "della fame come strumento del terrore". Josep Borrell, capo della diplomazia dell’Unione europea, ha dichiarato, il 18 marzo scorso, che ‘Israele usa la fame come arma di guerra’. Oggi Israele ha bloccato gli aiuti alimentari dell’Unrwa a Gaza accusando Guterres di antisemitismo. La deputata americana Alexandria Ocasio-Cortez ha dichiarato che Israele sta compiendo un ‘genocidio’ contro il popolo palestinese. Israele fronteggia un processo per genocidio al tribunale dell’Aja. Che si tratti di genocidio oppure no, l’Aja ha già riconosciuto che l’uso della violenza da parte d’Israele è spropositato".
"Il mio interesse - ha scritto Orsini - per gli Stati del terrore è antico; vanta più di vent’anni di studi e di ricerche. In Anatomia delle Brigate rosse (Rubbettino 2009), la cui terza edizione è uscita in questi giorni, mi sono occupato di quattro Stati del terrore: lo Stato giacobino, la Russia di Stalin, la Cina di Mao e la Cambogia di Pol Pot. Nel mio prossimo libro, individuo nove comportamenti d’Israele tipici degli Stati del terrore. Quanto alla querela della comunità ebraica di Roma per le mie tesi sul terrorismo di Stato, le questioni rilevanti sono due. La prima è che tantissimi ebrei in Italia e nel mondo condividono le mie stesse idee, a partire da Moni Ovadia, ebreo, che è anche la figura pedagogica più alta e importante del nostro Paese. La seconda è che ho dedicato tutta la mia vita a combattere l’antisemitismo e tutte le forme di razzismo".

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Foto © Roberto Pisana

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