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NEWS 227587di Davood Abbasi - 20 dicembre 2014
Il filo conduttore tra il rapporto sulle torture CIA, il sequestro in Australia e l'esplosione nella scuola in Pakistan
Era il 9 Dicembre scorso che - per volere di Obama, e spiegheremo perché - il Senato pubblicava "solo" qualche centinaio di pagine sulle 6200 che componevano il rapporto sulle torture della CIA.
I democratici, decisamente in crisi dopo aver perso le elezioni mid-term, e già con la testa rivolta alle prossime elezioni presidenziali, hanno deciso di pubblicare quelle pagine per riguadagnare sostegno all'interno degli States e far sapere alla gente di quali torture abominevoli erano stati capaci i repubblicani. Repubblicani che tra l'altro ci sono cascati in pieno, tanto che un certo Dick Cheney, vice-presidente dell'era Bush, ha difeso a spada tratta le torture più disumane dicendo addirittura che se fosse tornato indietro le avrebbe autorizzate nuovamente.
Il problema è che forse i democratici non credevano che la questione avrebbe avuto tutte le conseguenze internazionali che ha poi avuto. Dalla Cina alla Russia, dall'Iran all'Europa, persino dalle Nazioni Unite e da organizzazioni come Human Rights Watch e Amnesty International, sono giunte condanne agli Stati Uniti e agli autori di queste pratiche, mentre accorati appelli hanno chiesto di garantire che simili torture medievali finiscano, cosa non scontata.
La situazione è degenerata al punto che per circa una settimana i media mondiali, anche quelli organici agli Usa, per forza di cose, non hanno fatto altro che parlare delle torture. E in diversi paesi i sentimenti anti-americani sono cresciuti al punto da mettere in allerta le ambasciate e le sedi diplomatiche. Insomma, poco alla volta i signori democratici si sono accorti che quella "giocata" di politica interna si stava trasformando in un grande autogol. E così ecco mettersi in moto la legione straniera di Washington.

Che cos'è la legione straniera Usa? Semplice. Il 15 Dicembre va in scena uno strano sequestro in una cioccolateria a Sidney. Non si capisce perché e per quale motivo un tale debba andare a prendere in ostaggio della gente proprio lì e in più senza formulare nessuna richiesta, al punto che la polizia australiana dirà per ore di non essere sicura se si tratti o meno di un'azione terroristica. Le autorità ci mettono 16 ore per fare irruzione nel locale e chiudere la questione.
Ci sono morti e dispiace, ma la questione va approfondita. E la questione è che un solo uomo, il sequestratore, riesce ad appendere tranquillo una bandiera alla finestra; così che nessuno possa avere dubbi sulla "matrice" dell'attentato. Si presenta come un membro dell'ISIS.
Effetto collaterale di tutta la storia, il caso delle torture scompare quasi completamente dalle pagine dei media. Sarà un caso.
Si fa il 16 Dicembre e - stavolta in Pakistan, avviene il più grande attentato terroristico degli ultimi anni. L'attacco a una scuola, rivendicato in maniera molto ordinata dai taliban. Oltre 130 alunni morti. E anche questa volta l'effetto collaterale è che di torture CIA non si parla più.
Insomma, grazie ai vari ISIS, al Qa'ida, ed altre sigle ancora, che sono "la legione straniera" armata dagli Stati Uniti, è molto facile distrarre l'opinione pubblica mondiale dal caso del rapporto sulle torture della CIA. Gli americani, in questo modo, ottengono anche un altro risultato. Persino tra coloro che avevano condannato le torture, qualcuno avrà magari iniziato a pensare che per gente che uccide i bambini nelle scuole le torture non sono poi così sbagliate.
Il problema è che sia quelli che torturavano, sia quelli che uccidono i bambini nelle scuole, si muovono dalla stessa parte e rispondono a un unico comando. Il problema è che molti di noi, ingannati dalle apparenze, non riconosciamo quel che è riconducibile allo stesso fronte: allo stesso Impero del Caos.

Tratto da: megachip.globalist.it

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