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Ancora una volta il cognome Peirano è sotto gli occhi di tutti perché il suo curriculum di reati da colletto bianco sembra essere inesauribile - dal 2000, ossia 24 anni di barbarie -, giuridicamente e umanamente parlando. Gli accusati, infatti, in questi oltre due decenni, sono stati protagonisti di un’infinità di situazioni e sono numerosi i giudici e procuratori che hanno preso parte ai molteplici procedimenti giudiziari e processuali, svoltisi sia in Uruguay che negli ultimi anni in Paraguay.
Oggi è stato il turno di Jorge Peirano Basso, la cui estradizione in Paraguay è stata concessa negli ultimi giorni ed è prevista per il prossimo 19 aprile, sempre e quando il rapporto medico - dell'ITF del nostro paese - lo autorizzi. Jorge sarà indagato in relazione a manovre fraudolente - per somme di milioni di dollari - ai danni dei risparmiatori del Banco Alemán e del Fondo Mutuo Banaleman. Vale la pena ricordare al lettore che per queste stesse indagini, l'anno scorso fu estradato in Paraguay José Peirano, il quale riuscì ad avere un processo abbreviato e dopo alcuni mesi agli arresti domiciliari, è tornato in Uruguay, dove si trova ancora oggi. Ma ora, con l'estradizione di Jorge alle porte, si dà inizio all’ennesimo capitolo del già noto caso della famiglia Peirano Basso. Sarà l’ultimo?
Onestamente è difficile saperlo, perché i retroscena di questo tipo di illeciti spesso rendono difficile determinare nel tempo il punto di arrivo ed i suoi effetti. Non possiamo dimenticare, in nessun caso, che le frodi di cui sono accusati hanno messo letteralmente sul lastrico migliaia di risparmiatori in Uruguay, Paraguay ed Argentina. Vale a dire migliaia di persone e, in alcuni casi, persone decedute perché  alcuni di loro non riuscendo a superare il trauma, sono arrivati al punto di decidere di eliminarsi. Il costo umano di queste vite, ammettiamolo, non si alleggerisce con le condanne, se non a distanza di anni.
Poche ore fa, compiuto l’iter giudiziario per la richiesta di estradizione di Jorge Peirano Basso da parte del Paraguay, il terzo Giudice Penale dell'Uruguay, dottoressa Isaura Tórtora, ha risposto affermativamente e disposto immediatamente il suo arresto.
Allo stesso tempo, Jorge Peirano Basso ha appreso dell'ingiunzione giudiziaria dal Paraguay ed ha optato di consegnarsi alle autorità, comunicando il suo desiderio di viaggiare con i propri mezzi, cosa che la procura ha accettato ma non il magistrato che invece ha applicato rigorosamente i parametri del Trattato di Estradizione per i paesi del Mercosur. Quindi, Jorge Peirano è stato trattenuto in custodia cautelare presso il Centro di Ammissione, Diagnosi e Rinvio, nell'attesa di un rapporto dell'Istituto Tecnico Medico Forense i cui professionisti effettueranno un check-up medico su di lui, per decidere se è idoneo o meno ad essere estradato in Paraguay, sotto la custodia del personale di Interpol.
Secondo le informazioni emerse, Jorge Peirano Basso, una volta in Paraguay, sarà a disposizione del Giudice di Garanzia di quarto Turno, il dottore Raúl Florentín, per essere sottoposto ad un processo che analizzerà la sua responsabilità nei reati di cattiva condotta in situazione di crisi e violazione della fiducia, secondo quanto previsto dagli articoli 175 e 192 del Codice Penale paraguaiano.
L'articolo 175 prevede espressamente la pena di reclusione fino a cinque anni per chi “elabori o modifichi i bilanci in modo da rendere difficoltoso l’accertamento del reale stato patrimoniale, per chi ometta di redigere il bilancio del proprio patrimonio o l'inventario nel termine stabilito, o per chi utilizzi nelle transazioni commerciali report falsi o alterati del reale stato dei propri commerci o patrimonio”; e l'articolo 192, che riguarda il reato di fiducia con una pena massima di cinque anni, aumentati a dieci nei casi più gravi, recita testualmente che è prevista per chi: “in base ad una legge, ad una delibera amministrativa o un contratto, abbia assunto la responsabilità di proteggere un interesse patrimoniale rilevante per un terzo e provocasse o non abbia impedito, nell'ambito della protezione che gli era stata affidata, un danno patrimoniale”.
In sintesi, i Peirano sono indagati in Paraguay per sottrazione di circa 40 milioni di dollari ai risparmiatori del Fondo Mutuo Banaleman e di 19 milioni ai risparmiatori del Banco Alemán.


Un po' di storia

Correva l'anno 2006 negli Stati Uniti quando l'ex banchiere Jorge Peirano fu arrestato ed estradato in Uruguay due anni dopo. Lui fu l'ultimo della famiglia Peirano ad essere arrestato dopo la crisi finanziaria del 2002.
Come si ricorderà, i Peirano erano stati accusati di frode bancaria per un reato dai contorni scandalosi all'epoca, non solo per gli effetti provocati ma anche perché il cognome Peirano era strettamente legato al mondo della finanza e del diritto, essendo Peirano senior un rinomato professore del mondo accademico.
La questione è che i tre fratelli minori della famiglia Peirano furono processati ad agosto del 2002, dopo che nel giugno dello stesso anno, la Banca Centrale aveva disposto l’intervento del Banco di Montevideo e del Banco La Caja Obrera, all’epoca di proprietà del nucleo familiare. Anche Peirano padre fu  processato ed imprigionato per frode, ma successivamente morì nel Carcel Central.  
Nel 2007 i tre fratelli Peirano furono rilasciati dietro il pagamento di una cauzione di 250.000 dollari ciascuno e nel 2013 furono processati per il reato di insolvenza societaria fraudolenta. Due anni dopo la giustizia li condannò a risarcire il Bando Central per 340 milioni di dollari per i bonifici illegali che provocarono lo svuotamento del Banco di Montevideo, per le frodi ai risparmiatori del Fondo Mutuo Banaleman, di proprietà del Gruppo Velox appartenente alla famiglia. 

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