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di QUI Pianeta TERRA - Audio
Un sistema di morte

“Noi stiamo effettivamente uccidendo questo mondo. Lo uccidiamo con un sistema che io chiamo ‘un Sistema di Morte”. Così Padre Alex Zanotelli apre la sua intervista ai microfoni del programma radiofonico QUI Pianeta TERRA. E’ l’unica espressione che posso usare, continua il missionario comboniano. Volete sapere perché? Basta ragionare un attimo, viviamo dentro un sistema economico-finanziario, infatti non è neanche più l’economia, oggi si parla di finanziarizzazione dell’economia, cioè è la finanza che gioca il ruolo principale, neanche più il governo. Siamo sotto una spaventosa dittatura delle banche, che decidono tutto. Il Profitto è la nuova logica: più si guadagna meglio è, e per raggiungere tale obiettivo il pianeta viene sfruttato fino all’osso, riducendo la maggior parte dei suoi abitanti alla fame per soddisfare le esigenze di pochi. Bisogna calcolare che avremo dai 2 ai 3 miliardi di persone che vivono sotto la soglia dei 2 dollari al giorno...cominciamo a ragionare su cosa vuol dire vivere con 2 dollari e cominceremo a capire allora le situazioni.

Un’economia che uccide
E’ un sistema che davvero crea questa profonda disuguaglianza ed uccide, prosegue Padre Alex. Papa Francesco lo ha espresso in maniera lapidaria nell’Evangelii Gaudium: questa economia uccide, non c’è altro da dire. Non comprendo perché c’è chi, all’interno della Chiesa, si sia risentito molto per queste parole del Papa, si interroga. Bisogna dire la verità, non c’è nulla di cui arrabbiarsi, bisogna guardare in faccia a questa verità.

Quasi 2000 miliardi di dollari in armi
E come fanno i potenti ad avere sempre di più? Armandosi fino ai denti, argomenta Zanotelli, depredando con la forza, con le guerre, i paesi ricchi di minerali preziosi, come accade in Africa, dove vengono devastate intere popolazioni e interi ecosistemi per soddisfare la sete di potere e ricchezza del 10 per cento della popolazione mondiale, la quale sfrutta il 90 per cento di ciò che viene prodotto. Porta poi alcuni dati: secondo l’ultimo rapporto del Sipri (Istituto di ricerca internazionale sulla Pace) di Stoccolma, 1917 miliardi di dollari sono stati spesi in armi lo scorso anno a livello mondiale. Ma perché armarsi? Contro chi? Perché accettare che il nostro territorio sia tappezzato di bombe nucleari?” Gli Stati Uniti ci stanno mandando un centinaio di bombe atomiche le nuove B61-12, molto più devastanti delle precedenti e di quelle di Hiroshima e Nagasaki. Gli Usa hanno già messo da parte 1000 miliardi di dollari per rinnovare tutto il loro armamentario atomico e anche la Russia si prepara di conseguenza.

L’ambiente e il clima
Ricorda inoltre che gli scienziati ci hanno dato 10 anni di tempo per sistemare le cose, perché lo sfruttamento delle energie fossili sta immettendo ogni anno decine di miliardi di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera, causando seri problemi climatici che porteranno pesanti cataclismi se non cambieremo, catastrofi ben peggiori del Coronavirus; ecco perché ho definito questo sistema un sistema di morte: “perché uccide” chiosa Padre Alex.

E le Chiese?
Dato l’attuale sistema economico, i tanti armamenti atomici, le critiche condizioni ambientali e climatiche, dove finiremo? E in tutto questo dove sono le Chiese? chiede Padre Zanotelli.
Io ringrazio Papa Francesco, prosegue, perché è stato a questo livello di una chiarezza altrettanto incredibile. Ha detto che non solo l’uso delle armi atomiche, ma anche avere il possesso delle armi atomiche e poi parlare di pace minacciando una guerra atomica, è immorale e criminale. Ma le Chiese, io mi meraviglio davvero, sono un prete, un missionario, mi meraviglio che i vescovi italiani non gridino, non si espongano su una roba del genere, non riesco a capire il perché. Importante è fare i sacramenti, ...ma se io non lego la mia fede alla vita concreta, la mia fede diventa fasulla”.
Ricorda poi quanto disse il pastore Luterano Dietrich Bonhoeffer, martire giustiziato dai nazisti il 9 aprile 1945: “Noi in Chiesa recitiamo il credo Niceno, ma se poi esci per strada e sei funzionale al nazismo, tu non adori il Dio di Gesù, tu adori un Dio di morte a cui verranno sacrificati milioni di persone”, come gli almeno 50 milioni di persone morte durante la seconda guerra mondiale, commenta il sacerdote comboniano.

Papa Francesco
“Il Papa appunto continua a parlare di tutti questi problemi, ma non si vede poi la reazione, cioè i cristiani non si sono mossi, dai Vescovi ai preti e ai fedeli. Lì è tutto un passaggio direi, un’ottica diversa che deve lentamente entrare nelle comunità cristiane, devono cominciare a muoversi, a reagire, a protestare a dire che non ci stanno. Sono i grandi movimenti popolari che condurranno lentamente i nostri governi a ragionare, perché non c’è altra via ormai. Ecco il grande passaggio che Papa Francesco sta cercando di far fare alla Chiesa”. Ma purtroppo le Chiese sono funzionali a questo sistema. Io non ho altra parola: funzionali. Non sono più coscienza critica dentro questo sistema.
La Chiesa è chiamata ad essere coscienza critica, il Signore è stato coscienza dentro la sua società, ecco perché l’hanno fatto fuori, mica per caso ….è stato fatto fuori come un criminale, da Roma e dal tempio, perché disturbava.. Ecco il mio augurio è davvero che la Chiesa italiana incominci a seguire Francesco. Son grato, abbiamo un Papa che non è un Papa, è un profeta che Dio ci ha mandato in questo momento difficile.

In conclusione
Nel ricordo poi della frase di Martin Luther King “Non ho paura della violenza dei violenti, ho paura del silenzio degli onesti“, Padre Alex riflette su come ci sia un grido enorme di giustizia che ancora non è ascoltato, e commenta il problema razziale ancora esistente negli Stati Uniti e il problema dell’accoglienza in Italia, che ha comportato centinaia di migliaia di morti nel Mediterraneo.
Non possiamo accettare tutto questo, ci dobbiamo ribellare! conclude Padre Alex. E sicuramente si deve tornare con urgenza, sia nella chiesa che nella popolazione, a riacquistare una coscienza critica attraverso cui manifestare il proprio NO a questa società di morte.

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