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di Claudio Rojas
Il Cile ospiterà a dicembre la prossima conferenza delle parti (COP 25) sul cambiamento climatico. Una precisazione, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite (ONU) sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) fu votata durante il Summit della Terra a Rio di Janeiro nel 1992.
Si tratta del summit sul cambiamento climatico più importante del mondo che riunisce i rappresentanti di alto livello di 197 paesi "per promuovere politiche improntate alla tutela e alla protezione del pianeta”.
Nell’ambito dell'incontro, il presidente Piñera ha nominato un consiglio consultivo in cui figurano rappresentanti del commercio, di controverse istituzioni, oltre alle discutibili figure neoliberali degli ex presidenti Ricardo Lagos ed Eduardo Frei, nell’intento di indossare una maschera pseudo-progressista per sentirsi un po' più a suo agio e meno neofascista. (Ma sappiamo che gli ex presidenti Frei e Lagos furono grandi promotori della depredazione del nostro paese).
Il Cile è a punto di ratificare il TPP11, chiamato anche CCTPP (Accordo commerciale del Pacifico) che è semplicemente il biglietto di ingresso o la legalizzazione della licenza per depredare paesi con le loro comunità, e senza che nessuna autorità giuridica del paese abbia potere su quello che faranno, compresi i reati che possano commettere dentro le nostre frontiere.
In poche parole, una volta ratificato il TPP11 bisognerebbe buttare nella spazzatura la bandiera perché il Cile non esisterà più. Al punto che le grandi aziende cilene hanno spostato la loro sede all'estero al fine di essere considerate transnazionali e quindi essere disciplinate dalla normativa TPP11 e non dalla legislazione cilena.
Ricordiamo che Piñera promosse insieme a Costa Rica l’Accordo di Escazú, ed era a punto di sottoscriverlo, ma improvvisamente si tirò indietro, come se qualcuno gli avesse detto… “stai per legarti le mani”.
Questo governo è un governo senza bussola, servile e con manie di protagonismo estremo, al punto di organizzare nel paese il COP 25 e l'APEC 2019 (L'Asia-Pacific Economic Cooperation) nello stesso anno, con un costo che supera i US$100 milioni, come se ciò fosse di qualche utilità al nostro paese.
Da una parte il TPP11 e l'APEC 2019, ed in senso opposto la COP25 ed il trattato di Escazú…. Quante contraddizioni di fondo!!!!
Sono già trascorsi 24 anni dalla conclusione della Prima Conferenza COP a Berlino nel 1995, e il nostro pianeta Terra continua ad affrontare lo stesso dilemma che già conosciamo e che è ormai impossibile nascondere. Conosciuto da molti, ma ignorato dalla maggioranza e a quanto pare indifferente considerando il centinaio di rappresentanti presenti all'appuntamento….
Sarà questo il momento in cui mettere in evidenza tutta la popolazione la scelta, come unica alternativa inderogabile in una Conferenza delle Parti (COP) e mai contemplata in oltre due decenni, e che riassumiamo: Capitalismo o Pianeta?
Oppure al contrario, dopo innumerevoli sforzi, risorse, conoscenza, buone intenzioni, umanità, saranno parole al vento e la storia riporterà nuovamente che l'unica conclusione ed accordo assunto a conclusione del COP25-Cile 2019 sarà, senza alcun dubbio, il luogo che ospiterà il prossimo COP26.

Foto di Copertina: www.poderliderazgo.com

(4 giugno 2019)

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