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L’area verde intitolata a Falcone e Borsellino, trafugate le lapidi in ricordo di Simonetta Lamberti, Mimmo Beneventano e Antonio Esposito Ferraioli
Un atto gravissimo, una vera e propria profanazione. Nel «Giardino della Legalità» dell’Università di Salerno, dedicato a Falcone e Borsellino, inaugurato nel maggio del 2012 per volere dell’allora rettore Raimondo Pasquino, sono state rubate le lapidi che ricordavano i sacrifici di Simonetta Lamberti (la piccola figlia del giudice cavese uccisa dalla camorra), Mimmo Beneventano (il medico di Ottaviano ammazzato dagli uomini di Cutolo) e Antonio Esposito Ferraioli (il sindacalista di Pagani trucidato dalla criminalità organizzata). Le targhe sono state spezzate e portate via ed è probabile che gli autori del gesto non siano stati inquadrati dalle telecamere dell’Ateneo. Nel Giardino sono anche ricordati, con alberi di ulivo piantati e a loro dedicati, altre vittime di camorra e mafia: don Peppe Diana, Marcello Torre, Pasquale Campanello, Gennaro Musella, Federico Del Prete, Giancarlo Siani e Pasquale Romano.

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