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prostituta qualiano arresti estorsionedi Francesco Ferrigno
Cercavano di costringere una prostituta a pagare il pizzo: arrestati dai carabinieri 3 affiliati al clan De Rosa di Qualiano, in provincia di Napoli. In manette sono finiti Davide Bevilacqua, 21enne di Villaricca, Luigi Basile, 20enne, e Gianluca Castellano di 26 anni, entrambi residenti a Qualiano. I militari hanno eseguito nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea. Tutti sono ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: avrebbero tentato di costringere una donna a consegnare loro la metà del suo guadagno o la somma settimanale di 150 euro come forma di pizzo.

“Il provvedimento – hanno fatto sapere dall’Arma – trova il suo fondamento nella necessità di interrompere le attività criminose poste in essere nel territorio di Qualiano, sottoposto storicamente al controllo dell’organizzazione camorristica denominata clan De Rosa, da soggetti organici al predetto sodalizio, che da tempo sottopongono ad estorsione commercianti ed imprenditori seminando panico tra gli esercenti attività economiche ed i residenti”. Due gli episodi intimidatori nei confronti della donna. I 3, nelle notti del 4 e del 5 gennaio, fingendosi clienti dopo aver preso appuntamento con la vittima tramite il sito web Bakeca Incontri, si erano recati presso la sua abitazione. Qui, con violenza, minacce e una pistola puntata alla testa, volevano costringere la prostituta a consegnare loro metà del guadagno oppure 150 euro a settimana in quanto la sua casa si trovava a Qualiano, territorio di loro “competenza criminale”.

La tempestiva indagine, avviata dai Carabinieri il 4 gennaio u.s., ha consentito di cristallizzare le responsabilità degli arrestati in ordine a due episodi intimidatori compiuti, ai danni della donna, nelle notti del 4 e 5 gennaio u.s., allorquando, fintisi clienti, dopo aver preso appuntamento con la vittima sul sito Bakeca incontri, si recavano presso l’abitazione della doenna, ove la stessa esercita l’attività di meretricio, e, mediante violenza e minaccia consistite nel puntargli una pistola alla testa, tentavano di costringerla a corrispondere loro la metà del suo guadagno o comunque il versamento della somma di euro 150,00 (centocinquanta,00) settimanali per il semplice fatto che la sua abitazione ricadesse nel territorio di Qualiano, di loro competenza criminale.

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