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polizia-web14Già in carcere per associazione mafiosa: coinvolto nell'“Alleanza di Secondigliano”
1° luglio 2015
E’ stato eseguito dalla Polizia di Stato un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli - Sezione Misure di Prevenzione -, ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di Salvatore Bosti, nato a Napoli il 12.3.1954. Bosti è stato già condannato il 31 gennaio 2009 dalla Corte di Appello di Napoli, con sentenza resa esecutiva il 6 aprile 2011 dalla Corte Suprema di Cassazione, alla pena di anni 3 di reclusione per partecipazione all’associazione di tipo mafioso denominata “Alleanza di Secondigliano”, famigerato sodalizio camorristico promosso, diretto ed organizzato da Edoardo Contini e dai fratelli Vincenzo, Pietro e Maria Licciardi, uso di segni distintivi alterati di prodotti industriali, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, reati aggravati dall’aver agevolato un clan. Le attività tecniche di indagine effettuate dalla polizia giudiziaria italiana e straniera, insieme alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno consentito di evidenziare il ruolo associativo rivestito da Bosti, con funzioni di gestione di attività economiche per conto della cosca, che gli consentivano di ricavare ingenti guadagni testimoniati anche dai numerosissimi sequestri di prodotti falsi commercializzati, in primis i falsi trapani Bosh. Il ruolo da leader rivestito da Bosti in seno al clan camorristico è evidenziato anche da alcuni passaggi di sentenze definitive in cui viene illustrato che: “…..Salvatore Bosti era intervenuto nell’affare in rappresentanza di tutti i clan di Secondigliano. Va ribadito che Salvatore Bosti è, in primo luogo, uomo di Contini, ma nell’accordo con Campolongo rappresentava anche i Licciardi, i quali peraltro avevano messo a disposizione tutti i punti vendita presenti nel mercato tedesco per consentire la commercializzazione di tale altro prodotto…..”.
Il citato decreto del Tribunale di Napoli, emesso in accoglimento di articolata proposta del Questore di Napoli, formulata dopo una complessa e prolungata attività investigativa svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, ha disposto il sequestro per tre appartamenti a Napoli, al vico II Santa Maria Avvocata a Foria, sezione Vicaria, nella zona dell’Orto Botanico, risultati nella disponibilità di Bosti Salvatore e formalmente intestati a suoi stretti congiunti, in considerazione dei rilevanti indizi acquisiti e desumibili anche dalla stridente sperequazione tra redditi dichiarati e ricchezza accumulata. Il valore complessivo del patrimonio posto sotto sequestro ammonta a circa 600.000 euro.

ilVelino/AGV NEWS

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