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Palermo. Le commemorazioni di poliziotti e funzionari uccisi da Cosa nostra a Palermo "non sono solo un freddo ricordo, ma bisogna essere consapevoli di ciò che è accaduto in quegli anni". Lo ha detto il Questore di Palermo Renato Cortese, a margine della commemorazione di Ninni Cassarà, il vicequestore ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985 con il poliziotto Roberto Antiochia. I poliziotti sono stati ricordati davanti alla Squadra mobile di Palermo, insieme con tutte le altre vittime della mafia. "E' giusto alimentare ogni anno il ricordo - dice ancora il Questore - che vada ad arricchire il ricordo dei nostri funzionari. Pensate che Cassarà è morto perché in quegli anni lui e i suoi uomini, molti dei quali oggi presenti, poliziotti in pensione, hanno avuto delle intuizioni contro la mafia straordinarie". E ancora: "Oggi per noi è facile investigatore - aggiunge - e fare delle indagini, è facile perché abbiamo un contesto di solidarietà di gente che vuole la legalità. Pensate di immedesimarci in quegli anni in cui i poliziotti erano soli. E loro hanno pagato con il sangue. Ragazzi uccisi senza avere la possibilità di crescere. Dobbiamo ricordare per i giovani di oggi, perché ricordino. E per i giovani poliziotti che sappiano quello che è successo. nessuno deve mollare".

AdnKronos

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