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Genova. "Viva preoccupazione" per i "principi ispiratori" dell'"idea di riforma del Csm, tra le altre annunciate negli ultimi mesi". Ad esprimerla e' il presidente dell'Anm Luca Poniz, aprendo il congresso del sindacato delle toghe, sottolineando che "vi e' una tendenza, non nuova, a limitare i poteri del Consiglio, quando non a ridefinirne riduttivamente il ruolo: il nodo cruciale e' la sua autorevolezza, strettamente collegata alla tutela dell'indipendenza ed autonomia della magistratura, a presidio delle quali e' stato concepito nell'architettura costituzionale". Autorevolezza e prestigio, aggiunge, che "nessuna vicenda puo' costituire occasione, o pretesto, per mettere in discussione" e che invece "sarebbero irrimediabilmente compromessi da un sistema elettorale diverso dall'elezione da parte di tutti i magistrati". Il leader del sindacato delle toghe ribadisce quindi che "ogni forma di sorteggio, quale ne sia la modalita', o sorteggio degli eletti, od elezione dei sorteggiati, oltre che contrastare frontalmente con l'attuale previsione costituzionale, e, sostanzialmente, con il rango costituzionale dell'organo di governo autonomo della magistratura, ne costituisce un'evidente mortificazione”.

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