Sindaco commenta maxisequestro da 20 mln beni avvenuto ieri
Roma. "Ringrazio la Procura e la Guardia di Finanza che ha portato a termine quest'operazione molto importante. C'è poi da dire che ad un certo punto bisogna iniziare a chiamare le cose con il loro nome e non dobbiamo avere paura di pronunciare la parola mafia quando la mafia esiste". Così il sindaco di Roma Virginia Raggi commenta - a margine dell'inaugurazione della nuova sede della compagnia Carabinieri Roma Trastevere - il maxi sequestro da 20 milioni di beni alla famiglia Fasciani di Ostia, avvenuto ieri.
Nei giorni scorsi una sentenza della Corte di Appello aveva fatto cadere, per alcuni componenti della famiglia Fasciani, l'accusa di associazione mafiosa. Una decisione che ha scatenato numerose polemiche. Le indagini economico-patrimoniali, condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale e dal II Gruppo Roma, sono state eseguite nei confronti dei fratelli Fasciani Carmine e Terenzio, ora in carcere. E' stato sequestrato il patrimonio aziendale e i beni di 18 società di bar, ristoranti, panificazione, commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari e immobiliare, che si trovano a Ostia, quote societarie, 29 immobili, 5 auto e rapporti bancari. Le indagini hanno preso spunto da due precedenti operazioni eseguite a Ostia. Per gli inquirenti avrebbero "progressivamente inquinato l'economia legale lidense, attraverso la costituzione e acquisizione di svariate società operanti in diversificati settori, sfruttando numerosi prestanome".
ANSA
Raggi, blitz anti-Fasciani di Ostia? Chiamiamola mafia
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