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Deputato Pd, così si prende sul serio anniversario maxiprocesso
Roma. "Il maxi processo di Palermo compie 30 anni: ci sono due ordini di questioni a voler prendere sul serio l'anniversario dell'inizio del processo che decapitò la testa di Cosa Nostra: le verità mancanti, anzi nascoste, e le scelte politiche da presidiare". A scriverlo è il deputato del Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. "Sulle prime - rileva il deputato - è tornato anche il presidente del Senato Grasso, incoraggiando a non demordere e rivendicando il lavoro svolto dalla Procura Nazionale Antimafia sotto la sua guida, con ciò valorizzando indirettamente il lavoro del dott. Donadio, sostituto della Dna, che fino al 2013 ha avuto la delega sulle stragi. Nel pieno rispetto dell' attività giudiziaria sarebbe utile potere acquisire come Commissione Antimafia quegli atti d'impulso che la DNA indirizzò alle Dda titolari delle inchieste sulle stragi: Donadio ha affermato di aver agito su tutti gli scenari delle stragi del 1992/1994 in completa sintonia con Grasso e nel pieno rispetto della legge". "C'è poi la verità nascosta sugli omicidi di Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, collegati a quello di Emanuele Piazza, al fallito attentato all'Addaura e all'eliminazione di due confidenti. C'è la verità nascosta sul depistaggio di via D'Amelio con l'invenzione del "pentito Scarantino" che tale rimarrà, a meno che non intervenga la Commissione Antimafia, stante l'archiviazione del procedimento per la sopraggiunta impossibilità ad agire penalmente. C'è la verità nascosta del rapporto tra pezzi di Cosa Nostra e pezzi di Stato, che in qualche modo sarà illuminata dall'esito del processo sulla trattativa, che il procuratore di Palermo Lo Voi prevede entro il 2016, tritolo permettendo, come Galatolo continua a ribadire". E poi ci sono le politiche da presidiare, conclude Mattiello: "la legislazione sul collaboratore di giustizia, che deve restare la condizione necessaria per ottenere sconti di pena; il 41 bis, applicato nel rispetto della persona ma con rigore; il sistema di sequestri e confische, per affinare il quale la Camera ha approvato nuove norme l'11 novembre scorso".
(10 febbraio 2016)

ANSA

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