Palermo. Il popolo di Ballarò si ribella alla mafia, ai raid e al recente attentato incendiario contro il pub sottratto al giovane boss Gianni Nicchi, da tempo in prigione, e assegnato alla cooperativa degli imprenditori antiracket "Insieme si può". Domani pomeriggio assemblea cittadina nel centro Santa Chiara e il Comune decide di sostenere i gestori che hanno denunciato lo stato di solitudine e dichiarato la tentazione di mollare. Così si schierano apertamente il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alle Attività produttive Giovanna Marano: "L'incendio al pub di Ballarò è un segnale grave. Il sequestro del locale e la sua riapertura con attività legali e nella legalità ha un valore determinante che parla al quartiere di Ballaro' e parla a tutta la città. Per questo bisogna continuare a tenere alt la guardia, sostenendo la cooperativa ed affiancandola con i mezzi che la legge e i regolamenti comunali offrono già per il sostegno alle imprese che gestiscono i beni confiscati". Tre raid in poche settimane, con il rogo del 17 settembre che ha prodotto ingenti danni. Domani Marano prendera' parte all'assemblea cittadina: "E' una opportunità straordinaria per un quartiere come Ballarò, dove il rilancio in termini economici ed occupazionali di un locale sottratto alla mafia rappresenta la chiara alternativa possibile al gioco e alla sudditanza al potere dei mafiosi”.
AGI