“Da Firenze a Roma, da Torino a Milano, da Pisa a Napoli, sono tantissime le città in cui decine di manifestazioni, cortei, presidi, sono stati repressi con i manganelli. Palesi ed illegali abusi di potere, che sono rimasti sempre impuniti! Centinaia di giovani e cittadini sono stati colpiti anche lo scorso 23 maggio qui a Palermo, mentre prendevamo le distanze da un’antimafia di cartone, commemorativa e sterile e rivendicavamo pacificamente spazi, istanze concrete e risposte dai referenti politici!”.
A scriverlo è Our Voice in un reel da poco pubblicato sul loro profilo Instagram in cui, grazie alle parole del sostituto procuratore nazionale antimafia, Nino Di Matteo, intervenuto lo scorso 7 marzo durante la presentazione del suo libro “Il colpo di spugna”, hanno rilanciato una nuova manifestazione antimafia per il prossimo 23 maggio, a Palermo.
“È un paradosso che noi diciamo che la mafia si può sconfiggere attraverso i giovani e che questo Paese potrà aspirare a condizioni migliori attraverso i giovani e poi quando pacificamente scendono in piazza, prendono le manganellate”, ha detto Di Matteo mettendo in fila gli episodi di Pisa, Roma, Firenze e anche Palermo quando l’anno scorso, in occasione del 31° anniversario della strage di Capaci, le forze dell’ordine hanno manganellato il corteo promosso da alcune realtà sociali della città, tra cui anche Our Voice. Una pagina triste che ha segnato per sempre il mondo antimafia creando una vera e propria spaccatura tra le sterili passerelle istituzionali di commemorazione e la memoria attiva e partecipata delle realtà sociali, sindacali, studentesche, universitarie che portano avanti istanze di quartiere per un’antimafia sociale di prossimità.
“Più ci manganelleranno, più noi scenderemo in piazza. Più ridurranno le nostre libertà, più noi rivendicheremo i nostri diritti. Ricordandoci che il fascismo non è mai un’opinione, ma sempre un reato!”, conclude Our Voice.
Info: ourvoice.it
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