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L'assassinio di John F. Kennedy ha lasciato un'impronta indelebile nella psiche americana. Tutti coloro che erano vivi all'epoca possono ricordare dove si trovavano quel giorno. Di tutte le eredità che mio zio ha lasciato al nostro paese, ce n'è una che non è ancora stata realizzata. Durante il suo mandato, ha sostenuto una visione dell'America come una nazione di pace, una visione abbandonata dopo la sua morte. Nei successivi 60 anni, abbiamo mantenuto un impero militare, sperperando trilioni di dollari mentre la nostra economia si sgretolava e la nostra salute e infrastrutture si deterioravano".
Così Robert F. Kennedy Jr., candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti d'America, ha voluto ricordare al popolo americano la morte di suo zio, il Presidente John F. Kennedy, avvenuta il 22 novembre 1963.
La mia promessa al popolo americano è che vi riporterò sulla strada della pace che JFK ci ha indicato quando, poco prima della sua morte, emise un ordine di sicurezza nazionale per ritirare gli advisor americani dal Vietnam. Invece, prenderemo una strada verso la pace e la prosperità per il nostro paese.”
Il 22 novembre, la campagna Kennedy lancerà una petizione chiedendo al Presidente Biden di mantenere la sua promessa e rendere pubblici tutti i documenti sull'assassinio di JFK come richiesto dalla legge.
Come spiega la petizione, il Kennedy Records Assassination Act del 1992 ha ordinato la pubblicazione di tutti i documenti relativi all'assassinio di JFK entro il 2017. Trump si rifiutò di farlo. Biden si rifiutò di farlo. Kennedy ora chiede: "Cosa è così imbarazzante che hanno paura di mostrarlo al pubblico americano 60 anni dopo?".
La fiducia nel governo è ai minimi storici. La pubblicazione completa e non censurata dei documenti storici contribuirà a ripristinare tale fiducia. Nello spirito della trasparenza, nella speranza della democrazia, la campagna Kennedy invita gli americani a chiedere al Presidente Biden di rispettare il 1992 act e rendere pubblici i documenti sull'assassinio di Kennedy.

Foto © Imagoeconomica

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