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L'analisi del documentarista Pier Giorgio Caria

Robert Kennedy Jr. ci stupisce ancora. Ha deciso di dimostrare al mondo di che pasta è fatto, rinunciando alla corsa per le primarie del partito democratico, uno dei due principali partiti ed attuale detentore del trono della Casa Bianca. Forse aveva capito che i suoi colleghi non lo avrebbero comunque scelto come candidato presidenziale per via dei suoi discorsi scomodi, o forse vuole rompere veramente col passato ed offrire una vera alternativa. Ha la genialità e l’esperienza ereditata da suo padre Robert Sr. e suo zio John per capire che solo un indipendente può mettere d’accordo repubblicani e democratici superando le solite resistenze”. Così scrive il documentarista Pier Giorgio Caria nella descrizione del suo ultimo video in cui, per l’appunto, ha proposto il discorso pronunciato il 9 ottobre 2023 a Filadelfia da Robert Kennedy Jr., traducendolo e analizzandolo. Un intervento diventato celebre perché incentrato sulla sua decisione di candidarsi come indipendente alla presidenza degli Stati Uniti, chiamando alla riunificazione del Paese, che sottolinea la necessità di un nuovo approccio all’indipendenza della politica americana. Nel suo discorso Kennedy ha sottolineato la crescente divisione e disuguaglianza nel Paese, mentre - come ha ricordato Caria - “esprime preoccupazione per il pericolo che il malcontento possa portare a un'ulteriore polarizzazione e divisione tra gli americani”. “Kennedy promette di combattere la corruzione, sottolineando anche l'importanza della rinascita di una politica autentica onesta e rispettosa che rifletta le aspettative dei giovani, mentre gli allineamenti politici tradizionali si stanno sfaldando e il panorama politico sta cambiando”, ha spiegato il documentarista. Una corsa alla Casa Bianca, che ora vede Kennedy Jr. correre come indipendente. Dunque, né con i repubblicani né con i democratici.

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