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Newsweek: Kiev rischia di perdere una parte significativa della sua assistenza militare. Zelensky: “Russi hanno ucciso 49 civili a Kupiansk

L'ultimo filmato di uno Zelensky, assieme ai 40 leader europei riuniti in Spagna, che con volto affranto e devastato esprime fiducia nel continuo sostegno degli Stati Uniti, è la più chiara espressione delle nubi oscure che si stagliano all'orizzonte per il futuro dell'integrità territoriale di Kiev.
Secondo l’economista ed ex direttore dell'Earth Institute della Columbia University Jeffrey David Sachs, stiamo entrando nella fase finale della debacle neoconservatrice degli Stati Uniti in Ucraina, durata trent'anni.
Il piano neocon di circondare la Russia nella regione del Mar Nero tramite la NATO è fallito. L'Ucraina è stata devastata sul campo di battaglia, con perdite tragiche e atroci. La Russia sta vincendo la guerra di logoramento, un risultato prevedibile dall'inizio ma che i neocon e i media mainstream continuano a negare”, ha affermato Sachs, menzionando anche i passi indietro compiuti da Polonia, Slovacchia e Ungheria nel supportare lo sforzo bellico, accompagnati dal taglio del sostegno finanziario degli Stati Uniti, escluso dalla recente legge tampone per evitare lo shutdown, approvato dalla Camera.

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Il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden © Imagoeconomica


Anche il quotidiano Newsweek evoca uno scenario che vede l’amministrazione Biden sempre meno interessata a sostenere un Paese oramai distrutto militarmente ed economicamente, dopo una controffensiva che si è rivelata un’ecatombe umana, senza che si siano raggiunti progressi significativi.
"Ho il sospetto che già la campagna elettorale negli Stati Uniti possa avere un impatto sulla politica ucraina dell'amministrazione Biden, soprattutto se l'opinione pubblica negli Stati Uniti si oppone al continuo forte sostegno all'Ucraina", afferma il generale di brigata tedesco in pensione Helmut W. Ganse, citato dal quotidiano. Un recente sondaggio pubblicato il mese scorso dal Chicago Council on Global Affairs ha rilevato che il 45% degli intervistati negli Stati Uniti ritiene che l’aiuto militare della propria nazione all’Ucraina “non valga il costo”.
L’ex direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS, Alessandro Orsini sostiene che è nell’interesse di Biden, trovarsi nella condizione di scegliere il momento opportuno per smettere di sostenere Zelensky. Secondo l’esperto, il sostegno bellico per logorare la Russia ha già assolto a tre funzioni principali per Washington: separare l’Europa dalla Russia, privando quest’ultima di clienti ricchissimi; allargare la Nato, ora passata da 30 a 32 membri ampliando a dismisura i confini con la Russia; rassicurare gli alleati che nell’Indo-Pacifico gli Stati Uniti combatteranno contro la Cina se sarà necessario.

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Alessandro Orsini, docente e sociologo esperto di terrorismo © Roberto Pisana


Intanto la situazione al fronte si fa critica. Il deputato della Verkhovna Rada ucraina Alexey Goncharenkoha chiesto un incontro con il presidente Zelensky per parlargli della difficile situazione alla prima linea.
"Parlo molto con i militari. La situazione è critica. Sfortunatamente, non solo per quanto riguarda il sostegno e i pagamenti. Anche al fronte la situazione è critica” ha concluso il politico, in un messaggio sul suo canale Telegram.

La Russia prepara la controffensiva e l’Ucraina rischia di essere smembrata
Lo scenario che si prospetta per il 2024 non è più di una vittoria su tutti i fronti, ma di una pace preceduta da una nuova offensiva russa. Ad annunciarlo questa volta è il ministro della Difesa Guido Crosetto, citato dall’Ansa.
Quest'inverno è probabile una risposta russa alla controffensiva ucraina", ha affermato il Ministro, specificando che “la prossima primavera potrebbe essere il momento in cui, con le armi esaurite da entrambe le parti per cercare di sfondare, si potrà aprire un tentativo di dialogo”.
Nessun commento su un possibile ennesimo pacchetto di aiuti militari da parte dell’Italia. Bloomberg fa notare, in ogni caso, che una situazione di stallo su un possibile taglio degli aiuti statunitensi, determinerà per Kiev una pace ottenuta in posizione di debolezza.

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto © Imagoeconomica


"Anche nel caso più favorevole, “l'autoritiro” degli Stati Uniti metterà l'Ucraina in una situazione di stallo. E, nel peggiore dei casi, comporterà una graduale resa delle posizioni, e Kiev dovrà chiedere la pace su posizioni sfavorevoli”, afferma la pubblicazione, sottolineando che, se anche altre potenze occidentali cercassero di colmare il divario negli aiuti americani, i loro arsenali semplicemente non sarebbero sufficienti per fornire a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno fino al 2025.
L’editorialista del quotidiano arabo Al-AyyamAbdel Majid Swailem, evoca la possibilità che l’Ucraina possa addirittura scomparire dalle mappe del mondo.
"Esprimono il timore che il risultato inevitabile sarà la distruzione di massa o la scomparsa di questo paese dalla mappa geopolitica", afferma il giornalista, evidenziando come l'Occidente sia stanco e non voglia più affrontare le conseguenze catastrofiche causate dal fallimento della controffensiva delle forze armate ucraine. Parlare di “liquidazione o smembramento dell’Ucraina” non è più dunque considerato solo “fantasia”.
"L'Occidente ha già cominciato a capirlo. L'unica domanda è quanto tempo ci vorrà prima di sedersi a questo tavolo dei negoziati", ha concluso l'autore.

Mosca: conquistate posizioni vantaggiose vicino a Rabotino
Il capo della regione di Zaporozhye, Evgeniy Balitsky, ha affermato che le truppe russe hanno occupato nuove posizioni nei pressi di Rabotino, nella regione di Zaporizhzhia.
"Rabotino è una zona grigia, penso che tu lo sappia. Le nostre truppe tengono con calma da destra, dalla collina a sinistra di Rabotino. Stiamo lavorando sul nemico", ha affermato il funzionario, citato da Ria Novosti, sottolineando che le unità russe occupano ora posizioni vantaggiose e possono sparare contro le forze armate ucraine che si trovano nella pianura tra Rabotino e Verbove.

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Volodymyr Zelensky, presidente ucraino © Imagoeconomica


Zelensky: “Russi hanno ucciso 49 civili a Kupiansk”
Funzionari ucraini, citati da Reuters, annunciano che un missile russo ha colpito un bar e un negozio di alimentari in un villaggio nel nord-est dell'Ucraina, uccidendo almeno 51 persone mentre tenevano una cerimonia commemorativa.
Un crimine russo chiaramente brutale: un attacco missilistico contro un normale negozio di alimentari, un attacco terroristico completamente deliberato. Quartiere di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. Al momento sono state uccise più di 49 persone. Condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! Si stanno prestando i soccorsi ai feriti…”. ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, specificando che chiunque aiuti la Russia a eludere le sanzioni è un criminale e chiunque sostenga ancora la Russia sta sostenendo il male.
La Russia ha bisogno di questo e di altri attacchi terroristici simili per una sola cosa: rendere la sua aggressione genocida la nuova normalità per il mondo intero. E ringrazio ogni leader, ogni nazione che ci sostiene nella difesa della vita!”, ha continuato Zelensky.

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