Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

“La controffensiva ucraina è fallita”. Ad affermarlo sulle pagine del “Fatto” è il docente e sociologo Alessandro Orsini. il fallimento è dovuto al non conseguimento degli obiettivi fin da subito prefissati da Zelensky: ovvero la liberazione dei territori occupati. La controffensiva, sostanzialmente, non ha impedito ai russi di controllare militarmente le aree occupate. I 19 km che intercorrono tra Orikhiv e Robotyne sono tutti “sotto il fuoco russo per il semplice fatto che gli ucraini non si sono assicurati il fianco ovest - ha aggiunto -. Non a caso, quella strada è detta anche ‘la strada della morte’. Un discorso analogo vale per Verbove e Andriivka. Gli ucraini sono costantemente sotto il fuoco nemico. Non potendo trincerarsi perché devono attaccare, gli ucraini cadono a centinaia quando conquistano un piccolo terreno e pure quando si insediano al suo interno. Spero di avere chiarito perché gli ucraini avanzino 100 metri al giorno al costo di migliaia di morti. Avanzano a passo di lumaca perché ogni metro porta in dote cento bombe. Non hanno copertura aerea (i cieli sono russi) e sono inferiori in tutti gli altri settori. L’inferiorità nell’artiglieria è un problema nella difesa, figuriamoci nell’attacco. Una delle ragioni della sconfitta ucraina a Bakhmut è stata proprio l’inferiorità nell’artiglieria”.

Quanto alla politica internazionale, Orsini ha ribadito come “la Nato si è infilata in Ucraina nel 2014 e che ha armato Kiev in funzione anti-russa a partire da quell’anno e non dopo l’invasione”. Il capo dell’Alleanza Stoltenberg, “ha anche dichiarato che Putin ha invaso l’Ucraina per arrestare la penetrazione della Nato in Ucraina e ha aggiunto che la Nato si è rifiutata di trattare con la Russia pur potendo evitare l’invasione con la diplomazia - ha aggiunto -. Questo per dare un’idea dell’estremismo (sulla pelle altrui) che guida l’Occidente in questa fase storica”. E in questo scenario la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - a differenza del Ministro Crosetto che si è insediato a conflitto avviato - “ha contribuito grandemente alla sua deflagrazione. Anziché frenare l’estremismo di Stoltenberg, l’ha assecondato. Ursula avrebbe dovuto proteggere la vita degli europei e il loro territorio con la diplomazia. In quel tragico 2021, avrebbe dovuto tentare tutte le strade, lasciando per ultima quella della guerra che ha scelto per prima. È stato un tradimento”.

“L’Ue è diventata una cosa sola con la Nato - ha concluso Orsini -. Ursula promette all’Europa un futuro di guerra con la Russia. Nessuno si stupisca se prenderà il posto di Stoltenberg. D’altra parte, Stoltenberg potrebbe benissimo essere il presidente della Commissione europea e non è escluso che lo sia”.

ARTICOLI CORRELATI

Orsini: l'offensiva ucraina è fallita ma non bisogna dirlo

Alessandro Orsini: ''La controffensiva ucraina è un fallimento totale''

Orsini: in Ucraina una guerra per procura causata dall'espansionismo della NATO

Orsini: ''Politica italiana ripudi la guerra come da Costituzione distaccandosi dagli Usa'

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos