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Prescritti anche l’ex presidente di Sicindustria e l’imprenditore Catanzaro. I tre restano comunque imputati di associazione a delinquere

Sono stati archiviati i reati di concorso in corruzione per l'ex presidente della Regione Rosario Crocetta, l'ex leader degli industriali Antonello Montante e l'imprenditore agrigentino Giuseppe Catanzaro, imputati nel processo sul "sistema Montante". Lo ha sentenziato il presidente del collegio di Caltanissetta, Francesco D'Arrigo. I tre sono imputati nel secondo filone processuale. Secondo la ricostruzione investigativa Crocetta avrebbe firmato incarichi a Linda Vancheri, Mariella Lo Bello, Dario Lo Bosco, Sebastiano Gurrieri ed Emanuele Nicolosi per assecondare "le richieste e gli interessi di Antonello Montante e Giuseppe Catanzaro". In cambio l'ex presidente della Regione avrebbe ricevuto delle utilità. Ora è arrivata la prescrizione. I tre continueranno ad essere imputati perché accusati di associazione a delinquere.
A fine gennaio il tribunale di Caltanissetta aveva emesso sentenza di prescrizione anche per il presidente della Regione Renato Schifani, difeso dagli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa, relativamente ai reati di concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d'ufficio. Reati prescritti anche per il professore Angelo Cuva e per il caporeparto dell'Aisi Andrea Cavacece. Secondo l'accusa i tre - seppur in momenti diversi e con interlocutori differenti - avrebbero discusso dell'indagine che si stava conducendo a Caltanissetta a carico di Antonello Montante. Avrebbero acquisito delle informazioni investigative, all'epoca ancora coperte dal segreto istruttorio, e le avrebbero diffuse. Secondo la procura la prescrizione per i tre sarebbe dovuta giungere a settembre o ottobre del 2024. "L'assunto della pubblica accusa - aveva letto il presidente della corte Francesco D'Arrigo - pur suggestiva e originale si pone in contrasto con la ricostruzione giurisprudenziale del concorso eventuale associativo".

Foto © Imagoeconomica

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