Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Dallo stabile confiscato alla mafia rubati infissi e danneggiati gli interni

Persone non identificate nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre hanno devastato uno stabile di Isola Capo Rizzuto (Crotone) assegnato dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità (Anbsc) all'associazione "Valentia" che ha sede a Vibo Valentia. Il palazzo di tre piani con vista sul mare - che apparteneva a Pasquale Giuseppe Varca, classe 1963, ritenuto uno dei capi della ‘Ndrangheta lombarda, originario di Isola - era destinato a diventare la "Casa della Legalità Piersanti Mattarella", un luogo dove nelle intenzioni dei componenti dell'associazione i cittadini avranno la possibilità di accedere a risorse educative e informative per comprendere meglio i pericoli della criminalità organizzata e imparare come opporvisi. A rendere noto quanto accaduto è stato il presidente dell'associazione "Valentia" Anthony Lo Bianco che ha presentato denuncia alle forze dell'ordine. I malviventi hanno praticamente distrutto la casa, portando via tutti gli infissi, danneggiando bagni e gli impianti. Come se già non fosse sufficiente hanno allagato gli ambienti. "Un atto di sfrenata barbarie - ha detto Lo Bianco - che colpisce al cuore della lotta contro la criminalità organizzata. Questo edificio, simbolo di una nuova era di giustizia e legalità, è stato consegnato all'associazione dall'Anbsc pochi mesi fa e la nostra associazione è stata l'unica realtà calabrese ad aver superato l'Istruttoria pubblica finalizzata all'individuazione di Enti e Associazioni cui assegnare, a titolo gratuito, beni immobili confiscati in via definitiva, per la loro destinazione a finalità sociali, con l'obiettivo di diventare un baluardo contro il potere mafioso”. “Gli autori di questo vile atto - ha aggiunto - hanno voluto dimostrare la loro forza criminalelasciando un chiaro messaggio intimidatorio: un tentativo di mettere in ginocchio dei giovani impegnati in un'attività sociale ancora prima della sua nascita. Questo attacco è un insulto diretto a chiunque creda nella giustizia e nella legalità ma non ci piegheremo di fronte a questa arroganza criminale. La Casa della Legalità Piersanti Mattarella sorgerà, nonostante le azioni criminali, come un simbolo di resistenza e di speranza per tutto il Sud Italia".

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos