Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

costanza grossi video

Presentato al festival del giornalismo “Macchie e Inchiostri” il libro “Stato di abbandono”

Domenica 18 dicembre è ricominciata dal Museo del Balì, nel comune di Colli al Metauro, nel Pesarese, la quinta edizione del festival dedicato al giornalismo d’inchiesta “Macchie e Inchiostri”.
La prima serata, intitolata “Stato di abbandono. Dalla strage di Capaci ad oggi: il biennio che ha cambiato la storia della Repubblica”, ha visto la presentazione del libro “Stato di abbandono”, scritto da Giuseppe Costanza, l’autista di Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci avvenuta il 23 maggio del 1992.
Presenti anche il presentatore della serata nonché direttore artistico Paolo Frigerio, e il giornalista di “ANTIMAFIADuemila”, Luca Grossi.
Ad unire le parole di Costanza con l’attenzione del pubblico presente in sala, Luca Grossi, che ha avviato il dibattito con una premessa: “Prima di interloquire con Giuseppe Costanza, sono obbligato a fare una doverosa premessa - ha sottolineato Grossi -. A 30 anni dalla strage di Capaci, si sta levando una coltre di retorica che si sta portando avanti da molto tempo nel tentativo di sommergere le verità che ancora mancano. Nelle varie occasioni istituzionali, durante le cosiddette ‘passerelle’, è stata raccontata una storia tanto semplice quanto falsa”. “Una retorica ‘ufficiale’ che esclude tutte le componenti che spingono al ritrovamento di queste verità”.
Una di queste componenti è, appunto Giuseppe Costanza.

Dalle “circostanze” che hanno caratterizzato il fallito attentato all’Addaura avvenuto il 29 giugno del 1989, passando per la mancata nomina di Falcone a capo dell’Ufficio Istruzione al Tribunale di Palermo da parte del CSM, fino alla minaccia che avrebbe rappresentato lo stesso Falcone alla Procura nazionale antimafia. Giuseppe Costanza, visibilmente emozionato, ha ripercorso insieme al pubblico, i momenti salienti che descrivono la sua esperienza come autista di Giovanni Falcone.


costanza pres


Si disse che dietro la strage di Capaci c'erano Totò Riina, Bernardo Provenzano, Matteo Messina Denaro ed altri ancora; quali capacità tecniche possono mai avere dei manovali per riuscire ad imbottire un’autostrada di esplosivo? - ha fatto notare Costanza - Per eseguire quel tipo di attività bisogna essere preparati, dei veri professionisti.” – ha proseguito - “Penso che la mafia non sia stata ancora sconfitta, penso che ad essere stati arrestati, in realtà, sia solo la manovalanza”.

Tra qualche domanda del pubblico e alcuni ricordi che Giuseppe Costanza ha condiviso per descrivere la personalità di Giovanni Falcone, non sono mancate le considerazioni che restituiscono l’immagine di un Paese segnato da drammatiche contraddizioni; tra queste, la più emblematica rimane sicuramente la sentenza d’Appello sulla Trattativa Stato-Mafia. “Possibile che nessun uomo politico, nessun funzionario o dirigente abbia sollevato la giusta attenzione su questo caso? - ha ribadito Luca Grossi -. Come spieghiamo che lo Stato non trattò con i terroristi e lasciò morire Aldo Moro, ma trattò con la ‘Nuova Camorra Organizzata’ di Raffaele Cutolo per liberare l’assessore della DC Ciro Cirillo?”.

Come tradizione vuole, ogniqualvolta si parla di mafia, ibridi connubi e settori deviati dello Stato, le domande superano drammaticamente le risposte, tuttavia, rimane l’emozione oltre che la speranza di un futuro che vede lo Stato ripudiare la mafia e tentare un profondo oltre che sincero riscatto, purtroppo, ancora non pervenuto, soprattutto dai suoi martiri.

ARTICOLI CORRELATI

Giuseppe Costanza: ''Temo passeranno altri cinquant'anni prima che si arrivi alla verità su Capaci''

Giuseppe Costanza, autista di Falcone: ''Stufo delle solite passerelle''

Giuseppe Costanza ai giovani: ''Restate persone corrette, non scendete a compromessi''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos