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Allarme di Avviso Pubblico: puntate in aumento del 22,4% rispetto al 2021. I pensionati le prime vittime della trappola

Si chiama “gioco d’azzardo” ma di “gioco” ha poco o nulla. E in Italia sempre più persone finiscono per finirne inghiottiti, assuefatte dalla ludopatia, perdendo casa, lavoro, risparmi, legami affettivi. Tutte circostanze che troppo spesso conducono al suicidio chi cade nella trappola del “vizio”. Una dipendenza a tutti gli effetti. Si calcola che nel 2022 gli italiani, vittime dei giochi a puntate, hanno speso la cifra “mostre” di 136 miliardi in slot-machine, VideoLottery, Lotterie, giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa. Un record storico.

L’allarme è stato lanciato dall’associazione Avviso Pubblico che raggruppa enti locali e Regioni contro le mafie e la corruzione, e Bper banca che hanno presentato a Milano la nuova edizione del vademecum "La trappola dell'Azzardo", che vuole prevenire la dipendenza da gioco patologico tra i giovani e non solo. Secondo i dati forniti a gennaio dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e che fanno riferimento a due anni, l'Italia ha segnato un nuovo record con oltre 136 miliardi di euro puntati sul tavolo da gioco. Un incremento del 22,4% rispetto al 2021, ancora segnato dalle limitazioni della pandemia. Il Covid-19 ha però cambiato le abitudini: se fino al 2019 a primeggiare era la raccolta su rete fisica, dal 2020 a oggi la tendenza si è invertita con la raccolta di gioco a distanza e online che ha superato quella fisica, toccando l'apice dell'incidenza nel 2021. Nel 2022, è come se ogni cittadino maggiorenne avesse giocato in un anno 2.730 euro. È una spesa destinata a salire di quasi 15 miliardi nel 2023, in base alle stime della stessa Agenzia delle dogane. Calcolatrice alla mano, si parla di circa 151 miliardi di euro, più o meno lo stesso fatturato annuale delle mafie in Italia, nonché 1/14 del Pil nazionale.

I numeri, Lombardia prima regione del “vizio”

Nel 2021 c'è stato il sorpasso dell'online sulle scommesse fisiche: nel 2020, il 44% della raccolta era stata fisica e il 56% a distanza; nel 2021 il 40% fisica e il 60% a distanza; nel 2022 la raccolta fisica è risalita al 47%, con quella a distanza al 53%.

Il totale della Raccolta su rete fisica, segnala Avviso Pubblico, è stato pari a 63 miliardi di euro (+ 43% rispetto al 2021). I cosiddetti Apparecchi da intrattenimento - ovvero slot machine e VideoLottery - sono tornati a crescere vertiginosamente. I dati del 2022 fanno segnare un aumento delle giocate pari all’85% sul 2021. I 34 miliardi raccolti rappresentano però un dato ancora distante dalle giocate pre-Covid (oltre 46 miliardi nel 2019). Sempre su rete fisica il 2022 fa segnare un leggero calo delle Lotterie istantanee e del Lotto. Aumentano invece il Bingo e soprattutto i Giochi a base sportiva. 

La Raccolta online, invece, ha toccato quota 73 miliardi di euro (+9% rispetto al 2021). Ad incidere maggiormente sono i cd. Giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa, oltre il 70% della raccolta totale online. La Lombardia si conferma prima regione d'Italia per spesa nell’azzardo e con un incremento considerevole tra 2021 e 2022, con un aumento del 41,8%.

I pensionati le prime vittime

La ludopatia, spiegano psicologi e psicoterapeuti, è la seconda causa di suicidio dopo la depressione. Combattere questa nuova 'droga' è complicato. Soprattutto nei pazienti più grandi. Tra i cosiddetti ludopatici, anche se c’è poco di ludico in questa dipendenza, ci sono molti over 65 che mandano in fumo la pensione giocando on line o sedendosi davanti alle slot machine o con i “gratta e vinci” e sono stimati essere il 26% dei giocatori patologici con una maggiore difficoltà nell’essere sensibilizzati sulla loro dipendenza proprio perché si informano poco sulle iniziative di recupero che vengono spesso diffuse su internet. Gli anziani, infatti, non avvertono il pericolo, non capiscono quanto sia complicato uscirne, mentre un giovane ha più competenze per capire la trappola dove sta incappando, anche grazie alle varie opportunità di recupero disponibili in rete. Gli anziani vanno a giocare perché si sentono soli. La slot machine nei bar diventa un modo per sentirsi parte di una comunità. E così perdono i risparmi di una vita. E talvolta decidono di perdere anche la vita per fuggire dai debiti e dall’umiliazione. Uno degli ultimi casi drammatici è quello di un 69enne che a Lecce, a fine gennaio, ha deciso di farla finita dandosi fuoco all’interno della propria auto. “Scusatemi mi sono giocato tanti soldi alle slot e di questo mi vergogno”, erano state le ultime parole lasciate su Facebook dalla vittima. “Perdere il rispetto delle persone care equivale a morire”.

Fonte: avvisopubblico.it
  

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