Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Arrestati i fratelli Antonino e Vincenzo Luppino, figli di Giovanni, l'autista di Matteo Messina Denaro catturato con il boss di Castelvetrano la mattina del 16 gennaio del 2023 a Palermo. I figli dell'autista del capomafia sono stati arrestati dai carabinieri del Ros, del Comando provinciale di Trapani e dai poliziotti del Servizio centrale operativo. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova.
Gli indagati sono accusati di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena, reati aggravati dall'avere avvantaggiato la mafia. L'operazione è stata denominata 'Il Tramonto': secondo la Dda di Palermo, che lavora alla ricostruzione della rete dei fiancheggiatori del boss di Castelvetrano morto poi in ospedale a L'Aquila, i fratelli Luppino, insieme con il padre che è attualmente detenuto e sotto processo con il rito abbreviato, hanno contribuito "al mantenimento delle funzioni di vertice del capomafia fornendogli prolungata e variegata assistenza durante la latitanza". I due avrebbero anche "partecipato al riservato sistema di comunicazioni attivato in suo favore".
Nell'inchiesta sono finite le analisi dei tabulati telefonici e le immagini delle telecamere di sorveglianza, ma anche "evidenze scientifiche genetiche e papillari".
Antonino e Vincenzo, secondo il gip, si sarebbero occupati "alternativamente ed in piena sintonia, di offrire decisivo aiuto e sostegno al padrino nei difficili spostamenti che egli ha dovuto gestire in occasione dell’intervento chirurgico".
Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero provveduto anche ad altre esigenze del capomafia: l'avrebbero portato in clinica a operarsi, organizzato traslochi, comunicavano con lui sul cellulare riservato, gli avrebbero tenuto l’auto in garage e si occupavano di fargli da scorta quando, durante le feste di Natale del 2022, poco prima del suo arresto, il padrino decise di passare sotto casa dei familiari, a Castelvetrano.

ARTICOLI CORRELATI

Messina Denaro: ''A Palermo facevo una vita libera. Non mi pento, ma mai dire mai''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos