Si tratta di Salvatore Di Giovanni, scarcerato a luglio scorso per aver pestato un 14enne. In manette altri due più un terzo ricercato
La Procura di Palermo ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare per quattro persone accusate del pestaggio di due vigili urbani avvenuto nel mercato storico della Vucciria il 25 novembre scorso. Tra questi la polizia ha arrestato Salvatore Di Giovanni, 32 anni, "erede" del boss Tommaso Di Giovanni, con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Con la stessa ordinanza di custodia cautelare il gip ha disposto l'obbligo di dimora per altri due indagati. Più un terzo che però è ancora ricercato.
L’episodio è avvenuto durante un controllo tra i locali della movida. A inchiodare i responsabili sono state le videocamere di sorveglianza della zona che hanno immortalato un ragazzo mentre spalancava l'auto dei vigili ferma tra i giovani che affollavano la Vucciria, uno dei quartieri della movida di Palermo, e sferrava un pugno a uno degli occupanti e altri che lanciavano una bottiglia contro il veicolo e poi colpivano il cofano. L'uomo che aveva lanciato la bottiglia, dopo aver minacciato di morte i due vigili, era stato ripreso mentre arrivava con l'auto di un amico che è stato identificato grazie alla targa. Dai profili tik tok dell'automobilista si è risaliti a Di Giovanni. Il figlio del boss era stato scarcerato a luglio 2023 dopo aver scontato una condanna per un altro episodio di aggressione razzista nei confronti di un 14enne cingalese avvenuto a ottobre del 2011 nel quartiere Zisa. Di Giovanni però si era difeso sostenendo di aver agito per difendere "l'onore" della sua compagna e non per altre ragioni.
"Le misure cautelari - si legge in una nota della questura - sono state già eseguite nei confronti di tre dei quattro destinatari. Uno dei due indagati nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, è ancora attivamente ricercato".