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tribunale-palermodi Aaron Pettinari - 28 giugno 2014
Era finito in cella durante l'operazione “Reset” ai primi di giugno. Ora Benito Morsicato, 35 anni, ha deciso di “saltare il fosso” e collaborare con la giustizia rivelando inediti retroscena su affari ed estorsioni commessi dai boss. A rivelarlo è l'edizione locale di Repubblica Palermo. Nei giorni scorsi è stata prelevata da Bagheria l'intera famiglia, la moglie ed i due figli, e condotta in un luogo sicuro.

Le indagini coordinate dai pm Francesco Mazzocco e Caterina Malagoli l'avevano sorpreso mentre spiegava come comportarsi con chi non voleva piegarsi al racket: “Prendi un bidoncino da venti, lo rovesci per terra, lo fai svuotare tutto e così succede il viva Maria - riferiva a un suo giovanissimo complice - perché qua come vai con un litro non fai niente, qua minimo devi rovesciargli il bidone di venti litri per terra”. Morsicato era impiegato del consorzio che si occupa del servizio di nettezza urbana in 21 comuni della provincia di Palermo e secondo gli inquirenti potrebbe svelare il business dei rifiuti di Cosa nostra.  
Pur non essendo un uomo di punta il suo pentimento assume comunque un certo valore considerato che si tratta di un soldato della famiglia mafiosa di Bagheria, ovvero una di quelle che negli ultimi tempi era tornata ad assumere un ruolo di vertice all'interno della città.

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