Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

fbi-2di Domenico Ferlita - 1° marzo 2014
La mafia non è più come una volta. Cerca sempre di riorganizzare il proprio esercito, i modi di comunicare e soprattutto le sue espansioni. E con le nuove tecnologie messe in circolazione, le organizzazioni mafiose non faticheranno molto a provare i cambiamenti anche se dovranno prestare molta attenzione.
A New York, per esempio, per affrontare i tempi nuovi, la mafia cerca un’organizzazione ancora più forte, soprattutto per sfuggire la problema che tanto l’attanaglia, ovvero la famosa Legge Rico (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act). Si tratta della legge più temuta dalle organizzazioni criminali presenti in America che consiste nell’introduzione della responsabilità oggettiva di una persona come reato. Secondo tale legge, infatti,  un individuo facente parte di un’organizzazione criminale, può essere accusato dei reati commessi da un altro soggetto appartenente alla stessa associazione.

Più volte, l’FBI aveva dato per morto il fenomeno mafioso, in quanto la mafia newyorkese aveva smesso da tempo di reclutare nuovi soldati. Ma tutt’ora, il fenomeno sembra essere in netta ripresa.
È lo stesso FBI ad affermare in una critica di aver sottovalutato il fenomeno: “Cosa Nostra a New York non è più potente com’era ai tempi d’oro, ma è riuscita ad adattarsi e ora è più potente di quanto sia stata da anni» spiega l’agente speciale Richard Frenkel.
Parlando poi, della famiglia più importante di New York, ovvero il clan Genovese, uno dei più potenti e del suo nuovo sistema del boss a rotazione.
Così facendo, ogni organizzazione malavitosa, ha il compito di concentrare i poteri non solo ad un boss bensì a più persone in tempi prefissati. Alcune famiglie, addirittura hanno deciso di delegare i poteri ai cosiddetti street boss, ovvero i boss di quartiere.
L’altro importante cambiamento consiste nel non utilizzare più la legge dell’omertà. Se, come avveniva negli anni ’80, un “picciotto” veniva ucciso per aver tradito la famiglia, raccontando tutti  segreti di Cosa Nostra ai magistrati e quindi, pentendosi, adesso non è più così. Adesso, una volta arrestati, i mafiosi hanno l’autorizzazione di collaborare seppure parzialmente con la polizia, concordando con l’avvocato su quello che può riferire ai magistrati. Soltanto così, la famiglia può continuare a fare affari e guadagnare denaro.
Adattandosi alle nuove regole, Cosa Nostra sembra essersi ripresa continuando a diffondersi non solo a New York ma anche nel New Jersey e in molti stati del Nord America.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos