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arresti-ostia-260713di AMDuemila - 26 luglio 2013 - FOTO
Maxi blitz antimafia, questa mattina all’alba, nelle strade di Ostia. Un operazione che ha portato all’arresto di 51 persone e che ha visto l’impiego di circa 500 agenti della polizia, compresi i reparti speciali, le unita' cinofile e le pattuglie della polmare, coadiuvati dall' alto con l'ausilio dell'elicottero.
Le ordinanze di custodia cutelare, chieste dal procuratoree Giuseppe Pignatone e dal pm Ilaria Calò hanno interessato uomini della famiglia D’Agati e della famiglia Fasciani, tra cui il capo Carmine e i fratelli Nazzareno, Giuseppe e Terenzio. A finire in cella anche i boss della famiglia siciliana Cuntrera Caruana, Vito e Vincenzo Triassi.
L’inchiesta ha messo alla luce la radicata presenza della mafia nelle coste della capitale.
Da quanto emerge dalle indagini Cosa Nostra sarebbe ben radicata a Roma da oltre vent’anni con i fratelli Triassi, della famiglia dei Cuntrera Caruana, noti per aver partecipato alla fine degli anni ’90 al tentativo di fuga in Canada del boss Pasquale Cuntrera in seguito alla feroce guerra di mafia dei corleonesi.

Oltre alla mafia siciliana a gestire gli affari nel litorale romano ci sarebbero anche gli eredi della Banda della Magliana che comprendono vari gruppi criminali locali dalla famiglia dei Fasciani alla banda della Maranella fino a ex-appartenenti della evversione nera confluiti in bande criminali. Infine, per chiudere il cerchio della malavita organizzata di Ostia, ci sono gli “zingari” della famiglia Spada, originari dell’Abruzzo. Secondo gli inquirenti i tre gruppi gestivano tutti gli affari e i traffici illeciti di Ostia e dintorni dall'usura, al traffico internazionale di droga, alle estorsioni, al controllo di intere piazze di spaccio nel lido ma anche in citta', alle slot machine, al controllo di intere attività balneari. L’organizzazione mafiosa aveva anche alzato il tiro, infatti, tra i reati contestai vengono evidenziate le infiltrazioni in apparati amministrativi per l'assegnazione di abitazioni popolari e fatti di corruzione.
Negli ultimi vent’anni ad Ostia sembrava reggere una sorta di paxmafiosa che permetteva a tutti di tessere i propri interessi e di convivere. Tuttavia qualcosa, forse, si è incrinato quando soggetti criminali si sono dimostrati pronti ad estendere il proprio potere.
Così perlomeno troverebbero spiegazione i vari reati di ordine mafioso avvenuti negli ultimi anni, dalla gambizzazione di Vito Triassi, alle varie sparatorie fino ad arrivare agli omicidi del 2011 di Giovanni Galleoni e Franco Antonini, due ex della Magliana desiderosi probabilmente di allargare nuovamente il loro giro.

FOTOGALLERY

Il blitz a Ostia (foto © Cecilia Fabiano-Toiati)

Blitz a Ostia, gli arrestati (foto © Cecilia Fabiano-Toiati)

Mafia, maxi blitz a Roma: si spartivano il litorale (foto © Mino Ippoliti)

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