di AMDuemila - 16 luglio 2013
Sono stati confiscati beni dal valore complessivo di 25 milioni di euro all’imprenditore gelese Sandro Missuto (foto), ritenuto affiliato al clan mafioso Emmanuello. La Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta ha sequestrato due imprese nei settori del trasporto e della fornitura del calcestruzzo, nonché della demolizione di edifici e della sistemazione del terreno, la Igm srl e la Icam srl, con sede a Gela. Confiscati anche un edificio di cinque piani, due terreni, un appartamento e auto, autocarri, escavatori, betoniere, pale meccaniche, gru, furgoni per un totale di 63 mezzi, insieme a due rapporti bancari.
A seguito delle indagini è stato definito l’importante ruolo ricoperto da Missuto, amministratore di fiducia della mafia gelese grazie agli stretti rapporti economici esistenti. Tramite le attività da lui dirette, riusciva a mettere le mani su numerosi subappalti e contratti di nolo, imponendo inoltre alle ditte appaltatrici il ‘pizzo’ e la loro ‘messa a posto’.
L’imprenditore era già stato arrestato nelle operazioni “Cerberus” e “Compendium” (avvenute rispettivamente nel luglio e nel dicembre 2009) per partecipazione ad associazione mafiosa.
Missuto, al quale è stata applicata la misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni, è considerato a seguito delle operazioni investigative un importante quanto pericoloso anello di congiunzione tra Cosa nostra e il tessuto economico locale, fonte di importanti guadagni per l’organizzazione criminale.