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di-matteo-giuseppe-bigdi Francesca Mondin - 19 marzo 2013


Cinque ergastoli e una pena di 12 anni, queste le condanne  confermate ieri dalla Corte D'Assise di Palermo, per il sequestro e l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado per quanto riguarda le condanne. Massima pena ai 5 boss mafiosi responsabili del terribile reato: Matteo Messina Denaro, ancora latitante, Giuseppe Graviano, Salvatore Benigno, Francesco Giuliano e Luigi Giacalone. Dodici anni al collaboratore Gaspare Spatuzza, al quale è stata riconosciuta l’attenuante speciale per i pentiti anziché quella generica richiesta in primo grado.
Triplicati i risarcimenti per i parenti della vittima: alla madre spettano 300 mila euro mentre al fratello ne andranno 150 mila. 
La storia di Giuseppe Di Matteo evidenzia la ferocia e la mostruosità di cui è capace la mafia. Giovanni Brusca fece rapire il bambino per costringere il padre Santino Di Matteo a tagliare la collaborazione iniziata con lo Stato.


di matteo giuseppeFu così che nel pomeriggio del 23 novembre 1993 nei pressi di un maneggio di Villabate un gruppo di mafiosi travestiti da agenti della Dia convinsero il dodicenne a salire in auto dicendogli che avrebbe rivisto il padre. Da quel 23 novembre 1993 Giuseppe Di Matteo vide solo i sui aguzzini. Fu tenuto legato ad una catena in condizioni pietose per più di due anni, finché l'11 gennaio 1996 Enzo Chiodo e Enzo Brusca lo strangolarono per poi eliminare ogni traccia di lui, sciogliendo nell'acido il corpo ormai privo di vita. La condanna a morte arrivò per ordine di Giovanni Brusca che venuto a sapere della sua condanna all'ergastolo per l'omicidio di Ignazio Salvo, si vendicò sul bambino. 
Le indagini hanno potuto disegnare un quadro ben dettagliato dell’agghiacciante vicenda grazie anche ai pentiti Vincenzo Chiodo e Gaspare Spatuzza. Quest'ultimo, avendo partecipato al rapimento di Giuseppe ha potuto svelare molti particolari di quel cupo 23 novembre di 20 anni fa. 
Sebbene Spatuzza si sia pentito e abbia chiesto perdono alla famiglia Di Matteo, il padre e la madre di Giuseppe ancora non gliel'hanno concesso.

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