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casablanca-n35di Graziella Proto - 2 luglio 2014
E’ una notizia! In Parlamento finalmente si è discussa una mozione che riguardava il MUOS di Niscemi. Fino ad oggi la questione si era fermata alla regione Sicilia, come se fosse un problema dei siciliani in generale e dei niscemesi in particolare.
Purtroppo, la mozione presentata dall’intergruppo per la pace è stata bocciata.
Alla presenza del MUOS non è legata solo ed esclusivamente l’inquinamento elettromagnetico - fatto gravissimo - ma la posizione dell’Italia nei confronti della guerra. Per dirla con le parole del primo firmatario Erasmo Palazzotto “Se il MUOS é un’opera strategica per le strategie belliche degli Stati Uniti questo significa che l’Italia sarà legata indissolubilmente alle scelte belliche del governo americano e di questo avrebbe dovuto discuterne il Parlamento. Il Parlamento non ha mai discusso della costruzione di un’opera di questa natura…”.
E’ vergognoso che il Parlamento se ne esca chiedendo al Governo di eseguire monitoraggi già previsti.  
E’ grave che il Parlamento - forse - seguendo l’indirizzo dell’esecutivo abbia votato la propria esautorazione sull’argomento.

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Qualche giorno addietro al Tribunale di Catania - Corte d'Assiste d'Appello - udienza sull’omicidio di Stefania Noce, vittima di femminicidio. Vengono comunicate le risultanze della consulenza psichiatrica dell’assassino. Inizialmente aveva rifiutato la perizia, non era pazzo quando uccise la ragazza e suo nonno.
Due i super consulenti, Bruno Calabrese e Francesco Bruno... proprio quello che nel 2012 fu denunciato all'ordine dei medici da parte di Arcigay perché definì "I gay come malati da curare, individui 'non normali'”.
Quella fatta dal super consulente non è un’analisi della personalità dell’omicida, sembra la difesa dell’avvocato di parte.
La memoria di Stefania e delle sue lotte ne esce malconcia, offesa.
La mamma e la nonna di Stefania non ci stanno. Esigono giustizia.
Non ci stanno le associazioni: Perché Stefania è una di noi!

Non ci sta soprattutto l’Associazione antimafie "Rita Atria" che va all’attacco con un comunicato pesante.(v. sezione lettere)

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Sabato 14 giugno scorso a Catania un corteo strano e imbarazzante. Al grido “fuori gli immigrati ”gli attivisti e simpatizzanti di Forza Nuova (50 circa) hanno manifestato per le vie della città. Proprio in quei giorni a Catania ci sono stati sbarchi di migranti con problematiche anche drammatiche, un esempio per tutti il commovente caso dei 4 minori abbandonati nel PalaNitta per 2 giorni, la madre, Zafu, donna eritrea, appena sbarcata in città (il venerdì notte) è stata ricoverata in un ospedale senza alcuna informazione sulla sorte dei propri figli.

Un Questore o un Prefetto può autorizzare un simile corteo con tale tematica?

Nessuno di loro pensa che sarebbe come buttare benzina sul fuoco?

Ignorare tutto questo, girare lo sguardo da un'altra parte significa, consapevoli o no, favorire oggettivamente la crescita di queste posizioni violente, aggressive, razziste…ricordo male o una volta si diceva squadrismo?

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