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di Nicola Tranfaglia
Da quando nel 2015 la ripresa è arrivata nel Nord Italia, pur con ritmi che per ora sono lenti e inferiori alle previsioni e agli auspici del governo, gli occhi sono puntati sul Sud. Qui di fronte a un aumento degli investimenti fissi che nel Centro Nord dovrebbe raggiungere il 2,5% mentre nel Sud sarebbe soltanto di poco positivo. Sul fronte occupazionale il tasso di disoccupazione nel Centro-Nord dovrebbe tornare sotto il 12% mentre al Sud dovrebbe collocarsi intorno al 19,9% con una vistosa differenza. Inoltre le persistenti criticità del sistema del credito e la necessità di una policy che in quelle regioni fatica a migliorare sono elementi negativi per il Mezzogiorno che si fanno sentire fortemente. Lo sviluppo del credito trova numerosi ostacoli al Sud. In primo luogo i tempi di ricupero dei crediti e delle procedure di insolvenza sono molto più lunghi rispetto alla media dell'Unione europea. In primo luogo i tempi di recupero dei crediti e delle insolvenze sono molto più lunghi oltre che molto variabili tra le diverse regioni e, all'interno di ciascuna di esse tra i diversi tribunali. In secondo luogo in Italia i crediti sono in gran parte riferiti a imprese medio-piccole operanti in diversi settori.
Infine incide la frammentazione del mercato bancario italiano: numerose banche di piccola dimensione non sono dotate delle competenze per gestire la vendita dei crediti deteriorati. Per consolidare questo mercato, ci vuole una Bad Bank, che richiede il coordinamento da parte di un operatore pubblico che, almeno in una fase iniziale,acquisti i prestiti delle banche (o offra delle garanzie aggiuntive) e operi come emittente sul mercato. La conseguente riduzione del mercato anomale nei bilanci delle banche avrebbe numerosi e importanti effetti positivi: 1) si tradurrebbe in minori costi di gestione e maggiore trasparenza dei bilanci, con ricadute positive sulle banche in termini di capacità di attrarre capitali e accesso ai mercati della raccolta all'ingrosso; 2) eliminerebbe i restanti vincoli all'offerta di prestiti contribuendo a riavviare il mercato del credito e la ripresa degli investimenti; 3) agevolerebbe lo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati in quanto la Bad Bank opererebbe come market maker e aumenterebbe la trasparenza di prezzo.
Inoltre proprio nel Mezzogiorno si creerebbero le premesse perché si realizzi proprio al Sud uno sviluppo agricolo come driver dello sviluppo economico complessivo.
L'auspicio è che il governo e le amministrazioni assumano il ruolo di coordinamento e di regolazione delle attività intraprese dalle Regioni e delle politiche di spesa da attuare.
La sostenibilità, la dieta mediterranea e la cooperazione allo sviluppo sono temi cruciali per il Mezzogiorno e se attuati come auspica il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno per il 2015 si può essere almeno in parte moderatamente ottimisti su quello che succederà.

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