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g20 family amburgodi Americo Mascarucci
"Putin destabilizza il mondo". Così ha parlato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ieri a Varsavia alla vigilia del G20. Trump ha rimproverato alla Russia di destabilizzare l’Europa, a partire dall’Ucraina, e di coltivare cattive amicizie, come quelle con l’Iran e il regime di Assad. Ha riconosciuto che il Cremlino ha cercato di influenzare le presidenziali dell’anno scorso, ma non l’ha fatto da solo: "Non sappiamo ancora tutta la verità" ha detto Trump che è indagato nell'ambito del Russiagate. Ma con un tweet di stamattna lo stesso presidente Usa ha detto di non vedere l'ora di parlare con Putin. Insomma a che gioco gioca Trump? Intelligonews lo ha chiesto al giornalista Giulietto Chiesa.

Che significa l'attacco lanciato da Trump in visita a Varsavia in direzione di Putin alla vigilia del G20? Una mossa tattica per chiamarsi fuori dal Russiagate o cosa?
"Francamente non saprei che dirle. Prima l'attacco contro Putin poi il tweet in cui dichiara di non vedere l'ora di incontrarlo. Dire che sono perplesso è dire poco. Siamo di fronte ad un delirio di contraddizioni. Non si capisce se giochi una partita, ne giochi due o addirittura anche tre, o se voglia soltanto essere ascoltato da qualcuno o comunicare qualcosa a terzi. Mi pare più un gioco molto legato all'utilizzazione della battaglia interna agli Stati Uniti".

Arriverà dal G20 un chiarimento con Putin sulle questioni più spinose nell'agenda mondiale, Siria, Corea del Nord, lotta al terrorismo?
"Non credo ci sarà un chiarimento, ma penso che l'incontro Trump-Putin non sarà comunque negativo. Il presidente Usa del resto parla un linguaggio quanto si trova davanti alle telecamere, un altro quando si trova faccia a faccia e a microfoni spenti con i suoi interlocutori. Con Putin si andrà ad un nulla di fatto, si scambieranno alcune idee ma poi alla fine il signor Trump non sarà libero di agire. Almeno questa è la mia impressione. Agisce su impulsi che non sono legati alla sua personale visione, ma allo scontro politico interno agli Stati Uniti contro di lui. In un certo senso Trump è ostaggio degli avversari".  

Quindi nessuna intesa su crisi siriana e Corea del Nord?
"La soluzione è lontana, tuttavia allo stesso tempo Trump sta dicendo ai suoi avversari interni che è disposto ad interpretare un ruolo dell'America come portatrice di una nuova crociata dell'Occidente contro il resto del mondo, come dimostrano anche le sue dichiarazioni circa i rischi di sopravvivenza dell'Occidente".

Al vertice di Tallinn invece, che figura ha fatto l'Italia?
"La figura di chi torna a casa con un pugno di mosche in mano. Come ho già detto ad Intelligonews in una precedente intervista, l'Italia a questo punto ha una sola strada. Porre il problema di una sanzione all'Europa per la sua manifesta incapacità di guidare un percorso comune. O l’Europa risponde collettivamente al problema immigrazione, o l’Italia deve sospendere i patti firmati con l’Europa. Altre soluzioni a mio avviso non ci sono se non quella di continuare a farci prendere in giro da questi signori".

Tratto da: intelligonews.it

Foto © Reuters

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