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Mosca sfonda la linea di difesa a Ocheretyne e manda oltre 20.000 soldati per assaltare Chasiv Yar

Si aggrava la situazione di Kiev nel Donbass. A Chasov Yar, come riportato da Reuters che cita l’esercito ucraino, Mosca ha accumulato una forza di 20.000-25.000 soldati per prendere d’assalto la città.
Il comandante delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrskyi, ha reso noto che la Russia vuole catturarla entro il 9 maggio, in occasione del Giorno della Vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. “La situazione intorno alla città è difficile, tuttavia è controllabile… I nostri difensori stanno ricevendo rinforzi e stanno stabilizzando la linea”, ha spiegato il portavoce del comando militare orientale, Nazar Voloshyn, il quale ha aggiunto che la conquista di Chasov Yar avvicinerebbe Mosca a due città strategicamente importanti sotto il controllo ucraino, quali Kramatorsk e Sloviansk.
La situazione più grave per Kiev, tuttavia, è attualmente in direzione di Avdiivka. Secondo l’analista militare del quotidiano Bild, Julian Röpke, le forze armate RF sono avanzate di 3 km nelle ultime ore e hanno catturato il centro di Ocheretyne. Questo è avvenuto dopo che si sono svolti pesanti combattimenti tra la 47° brigata meccanizzata delle forze armate ucraine e l’avanguardia russa nel vicino villaggio di Novokalinovo.
Secondo il corrispondente di guerra russo Sergey Vasiliev, la perdita di questo avamposto taglierà le comunicazioni tra la parte settentrionale e meridionale del fronte di Donetsk, mentre le unità delle forze armate ucraine che occupano posizioni vicino a Berdychi, Novobakhmutovka e Novokalinovo potrebbero presto ritrovarsi accerchiate.
In modo particolare a Berdychi, sempre secondo Röpke, i russi hanno già attraversato il “fiume” e catturato circa il 90% del villaggio.


Gli aiuti occidentali che allungheranno l’agonia ucraina

L'approvazione del pacchetto di aiuti militari da 61 miliardi di dollari, ha ridato nuovo vigore alle speranze della leadership ucraina per una svolta positiva nella guerra. I comandanti e gli analisti di Kiev affermano che i fondi saranno utili a rallentare i progressi incrementali della Russia nel terzo anno di conflitto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è spinto oltre, affermando, durante un'intervista con NBC News, che la rapida consegna degli aiuti militari, oltre a consentire alle forze ucraine di stabilizzare la linea del fronte, permetterebbe a Kiev di riprendere l’iniziativa dando al Paese una possibilità di vittoria.
Il leader ucraino ha precisato che il Paese darà priorità alle armi a lungo raggio e alle difese aeree per “rompere i piani della Russia” in un’attesa “offensiva su vasta scala”, per la quale le sue forze si stanno già preparando.
I toni trionfalistici si scontrano ancora una volta con la dura realtà. Secondo l’Institute for the Study of War, anche se il materiale americano si muovesse rapidamente, la logistica dei trasporti probabilmente significherà che gli aiuti "non cominceranno a influenzare la situazione in prima linea per diverse settimane".
“La situazione del fronte continuerà quindi probabilmente a peggiorare in quel periodo, in particolare se le forze russe aumenteranno i loro attacchi per sfruttare la finestra limitata prima dell’arrivo di nuovi aiuti statunitensi”, affermano gli analisti.
Il professore di politica comparata presso l'Accademia Nazionale dell'Università di Kyiv-MohlyaOlexiy Haran, nel merito, ha affermato che l'Ucraina è grata per gli aiuti degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali, "ma il problema è, francamente, che è troppo tardi e non è abbastanza".


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Volodymyr Zelensky


“Questo è il terzo anno di guerra e non abbiamo ancora l'aviazione, una nuova aviazione. Non abbiamo abbastanza missili, quindi non possiamo chiudere i cieli. Inoltre, ultimamente non avevamo nemmeno i proiettili di artiglieria”, ha detto l'accademico, interpellato dal Washington Post.
Come riporta il quotidiano Politico, questi fondi non saranno ancora sufficienti per fare molto di più che aiutare il Paese a rafforzare le sue difese per la prevista offensiva russa di primavera. “E certamente non saranno sufficienti perché l’Ucraina possa passare all’offensiva”, afferma la pubblicazione, specificando che, di tutto il pacchetto, solo 28 miliardi di dollari sono destinati a forniture militari dirette da parte degli Stati Uniti: 13,9 miliardi di dollari saranno necessari per aiutare l’Ucraina ad acquistare attrezzature sul mercato, mentre altri 13,7 miliardi di dollari saranno invece adoperati per acquistare sistemi statunitensi dal settore privato.
Secondo la pubblicazione pesa inoltre l’imprevedibilità di future forniture a seguito delle elezioni sia negli Stati Uniti che in Europa.
“La speranza a Kiev è che, anche se l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump venisse rieletto, l’Europa ora abbia tempo per prepararsi e che possa intervenire il prossimo anno per colmare il deficit nei bisogni dell’Ucraina” scrive Politico, tralasciando tuttavia un dato fondamentale: l’Europa, come riportato alla Cnn da un alto funzionario dell’Intelligence europea, produce a malapena 1,2 milioni di munizioni all’anno, mentre la Russia, allo stato attuale, riesce a sfornare 250.000 proiettili al mese, ovvero 3 milioni in 12 mesi. Foreign Policy scrive nel merito che Mosca potrebbe essere in grado di aumentare la produzione fino a 4,5 milioni di unità entro la fine del 2024, mentre, d’altro canto, l’esercito statunitense si è posto l’obiettivo di produrre 100.000 colpi di artiglieria al mese entro la fine del 2025.
La mossa dei 61 miliardi appare dunque come un tentativo di ritardare l’infausto esito della guerra almeno in data successiva alle elezioni americane e, al contempo, finanziare il complesso militare industriale statunitense.
Se anche Kiev ricevesse 400 miliardi di dollari di aiuti militari, l’Occidente non sarebbe in grado di produrre tutte le armi necessarie, senza contare che l’Ucraina soffre di una cronica carenza di uomini. Ne ha scritto oggi il Wall Street Journal, evidenziando anche la grave condizione delle truppe al fronte, esauste dopo diversi di scontri.
"Le forze ucraine sono esaurite dopo mesi di continui combattimenti, e a Kiev non ci sono persone da inviare al loro posto", ha riferito la pubblicazione, specificando che, mentre gli schieramenti militari sono progettati per cinque giorni, questi possono durare anche 10 o 15, con i soldati che spesso rimangono senza “cibo, acqua e medicine".

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