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Cosa ha detto Sergio Mattarella, nel suo discorso di insediamento, nel giorno in cui è diventato capo dello Stato italiano per la seconda volta?
In sintesi, ha detto: Costituzione, alzati e cammina.
Sui giovani e sul lavoro.
Sull’informazione, e contro la solitudine del cittadino.
Sul diritto al lavoro, e contro le morti sul lavoro.
Sulle donne e sulle forze armate.
Sulla funzione dell’Europa e sulla funzione della magistratura e dell’avvocatura.
Sulla lotta alla mafia e ai poteri criminali e alle complicità.
Sui medici e gli infermieri, in lotta contro la pandemia.
Sulla cultura, sul cinema e sul teatro.


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Sulla fine della guerra fredda e sulla lotta alla povertà.
Sulla pace e il ripudio della guerra.
Costituzione, alzati e cammina.
Ovazioni autentiche?
Ovazioni furbesche?
Sin dai prossimi giorni, gli italiani potranno farsi un’idea.
Se dipendesse da Sergio Mattarella, diventeremmo Grande Italia.
Tocca a quelli che hanno applaudito, sinceri o furbeschi che siano, costruirne almeno un pezzettino di questa Grande Italia.
Con un'avvertenza per i commentatori dell'oggi e del domani: per favore evitate, ove possibile, i confronti e i paragoni con discorsi del passato e capi dello Stato del passato.

Foto © Imagoeconomica

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La rubrica di Saverio Lodato

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