Ho deposto qualche giorno fa (3 dicembre), nell’aula bunker di Palermo, in Corte d’Assise, nel processo in corso per l’uccisione dell’agente Nino Agostino, e di sua moglie Ida Castelluccio (5 agosto 1989). Sono stato interrogato in veste di testimone, con l'obbligo di dire la verità in seguito alle mie rivelazioni su un colloquio con Giovanni Falcone, che mi indicò il dottor Bruno Contrada quale regista di quelle “menti raffinatissime” le quali, a suo giudizio, dirigevano Cosa Nostra dall’esterno. Rivelazione che avevo già reso in precedenza durante trasmissioni televisive di Altantide, su La7.
Di quella mia deposizione processuale, da Palermo non partì alcun dispaccio dell'Agi, dell’Ansa e dell’AdnKronos.
Se ne ebbe però notizia per il meritorio lavoro di Radio Radicale ed ANTIMAFIADuemila. Ognuno, si sa, fa le scelte giornalistiche che vuole.
Oggi torno sull'argomento.
Qualche giorno fa, infatti, le medesime agenzie sopracitate hanno dato rilievo alla notizia della decisione del dottor Contrada di querelare il sottoscritto. Nulla da eccepire, ci mancherebbe. Se Agi, Ansa e AdnKronos avevano dormito profondamente il 3 dicembre (giorno della mia deposizione), nulla impediva loro - come è accaduto - di risvegliarsi improvvisamente sentendo la Voce di Contrada.
È curioso, però, che, in questo caso, tutti i dispacci delle tre agenzie non abbiano fatto alcun riferimento né a Giovanni Falcone né alla vicenda del fallito attentato all'Addaura. Dalla lettura, infatti, dei dispacci si ricava che Contrada voglia denunciare Lodato per averlo definito “regista di menti raffinatissime”.
Un gioco di prestigio che fa sparire il nome di Giovanni Falcone, ovvero colui che coniò quel termine (menti raffinatissime) nell'intervista che mi rilasciò per l'Unità.
Insomma, scherzosamente, verrebbe da dire che, in certi casi, forse è preferibile che le agenzie dormano il "sonno dei giusti", piuttosto che essere svegliate di soprassalto dalla Voce di Contrada...
Foto © Paolo Bassani
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La rubrica di Saverio Lodato
Come è gentile la stampa palermitana con il dottor Contrada
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- Saverio Lodato