di Saverio Lodato
La cosa temuta accade sempre, notava amaramente Cesare Pavese nel suo Diario. E la cosa che più temeva Matteo Salvini, che i porti si spalancassero di fronte all’avanzata delle orde dei naufraghi negri (negri con la G), è puntualmente accaduta.
Salvini soffre, si agita, si sbraccia, sente il mare sfuggirgli sotto i piedi.
E si rifugia sulle zolle di Pontida, per convincersi di avere ancora, politicamente parlando, i piedi ben piantati per terra. Un brutto momento, il suo. Si sente squilibrato, ondeggiante.
Con i porti che si aprono, e la vecchia camicia della Polizia di Stato, lo scudo abusato del quale profitto' per quattordici mesi, che gli ricorda ormai la corona di un Regno, il suo, che si dissolse con la velocità di un lampo.
Perfino il capo della polizia, Franco Gabrielli, gli ha quasi tolto la camicia, ricordandogli garbatamente che “gli italiani non sono idioti”.
E grida ai complotti europei, adesso Salvini. E non sa farsene una ragione di questa disponibilità, sgorgata da tanti paesi dell’Unione, di farsi carico delle quote di migranti che loro spettano.
Ma come? Si chiede il Salvini.
Quando c’ero io, vice presidente del consiglio, titolare del Viminale, con tanto di camicia di ordinanza, non accettavano uno, dicasi uno, dei profughi. Ora sembra facciano a gara di fioretti e buona volontà, persino i francesi, persino i tedeschi.
Me li ricordo. Erano loro che ingorgavano il Mediterraneo di navi Ong proprio per sfidarmi in mare aperto. Io - pensa ad alta voce Salvini - me la ricordo la Diciotti, la Karola Rakete, il Richard Gere a impartirmi lezioncine...
Salvini non sa farsene una ragione, ma ha ragione (nel recriminare).
Dimentica un dettaglio: era stato proprio lui a voler andar di cozzo contro l’Europa intera impugnando, un po’ a mo’ di osteria, un po’ a mo’ di Papete, una delicatissima questione, quella delle emigrazioni epocali, che richiede di essere trattata da mani politicamente molto esperte. Quelle di Salvini? Mah.
Lo hanno fatto giocare. Gli hanno fatto fare un giro. Adesso gli hanno sottratto il cavallo a dondolo dei Porti Chiusi, e lui, buono buono, è andato a fare una scampagnata a Pontida.
Terra umida, funghi porcini.
Il mare è un’altra cosa.
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???? La rubrica di Saverio Lodato
???? Foto originale © Imagoeconomica
Salvini, ingoia questi porti aperti
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