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lodato saverio big13di Saverio Lodato
Quello che ha scritto Natalia Aspesi, su "Repubblica", a proposito dell’ultimo 007 ("Spectre”), nei panni di Daniel Craig, che il 5 novembre sarà nelle sale, ci ha molto addolorati …
Insinuare, dopo il de profundis delle ideologie, il tramonto dell’epoca del mondo diviso in blocchi, la fine del comunismo e quella di Giulio Andreotti, che la passione di 007 per le tantissime donne della sua interminabile carriera sia un po’ taroccata, sfata l’ultima leggenda di una generazione di vecchietti sopravvissuti.
Scrive la Aspesi: "questo Bond è ancora scapolo!". Stoccata finale: "Si potrebbe anche pensare che tutta quella passione per le donne non è autentica …"
E così il cerchio è chiuso.
Ci siamo rimasti molto male, tutto qui.
Appartenendo anche noi alla categoria dei vecchietti sopravvissuti, questa amara verità avremmo preferito non conoscerla.
Ma anche i vecchietti non si arrendono. E si aggrappano alle poche certezze che restano loro.
1969, Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà; James Bond - per l’unica volta nella serie - sarà impersonato dall’attore australiano George Lazenby, mentre, nei panni del cattivo Blofeld, troviamo un indimenticabile Telly Savalas (più noto al grande pubblico come il tenente Kojak). Bene.
In questo film, l’agente 007 si sposa a Berna.
E, senza farla troppo lunga, il film si chiude con la Lei di turno (Diana Rigg), in abito nuziale immacolato, che gli muore fra le braccia, in macchina, colpita da una raffica di Blofeld che piomba addosso ai nostri eroi a bordo di un’altra vettura.
In quel momento Lei è, a tutti gli effetti, la prima e unica moglie che si sia potuta fregiare del titolo di "Signora Bond.". E, da quel giorno in poi, l’agente 007 sarà vedovo. Cosi è.  
Al poliziotto motociclista  che sopraggiunge e chiede se è tutto ok, Bond, tenendo appassionatemente fra le braccia la testa di Lei, risponde: "Abbiamo tutto il tempo del mondo". Titoli di coda.
Questo non è proprio un episodio da nulla.
La Aspesi non lo conosceva?
Difficile pensarlo.
Ma allora James Bond non è né scapolo né uno "zitellone natalizio" (sempre la Aspesi), ma un vedovo, magari un vedovo allegro, ma un vedovo … In altre parole, il protagonista principale di questa saga che data ormai dal 1962, si è visto morire la moglie fra le braccia … In questo mondo così duro, vogliamo tenerne conto? Avere insomma un occhio di riguardo almeno per le propensioni sessuali dei vedovi?
Diversamente, perché non tirare in ballo anche "l’Albertone Nazionale", ma quello in carne e ossa, non quello virtuale, che non si sposò mai? E non se ne parli più.
Concordiamo invece con la Aspesi sul fatto che questa volta, avendo a fianco Monica Bellucci, James Bond avrebbe dovuto farci un pensierino, magari per convolare a nozze una seconda volta. Anche noi avevamo avuto una simile idea quando, in altro film ("Quantum of Solace"), Craig ebbe al fianco Olga Kurilenko …
Ma lui è fatto così: non ascolta nessuno, neanche vecchietti e vecchiette sopravvissuti …
Forse cerca sempre di meglio … Ma da questo a sollevar dubbi sui suoi "usi e costumi" ce ne corre … Che nessuno tocchi James Bond!

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