
La senatrice difende lo scrittore sul caso della foto che ritrae la presidente dell’Antimafia insieme al terrorista Ciavardini
“A me non è mai piaciuta l’idea di rispondere con le querele o di mettere a tacere l’informazione. L’informazione deve essere data, e Saverio Lodato ha dato una notizia”. A dirlo, a margine dell'Assemblea nazionale contro mafia e corruzione della CGIL, svoltasi a Palermo, è Enza Rando, senatrice del Partito Democratico e componente della Commissione Antimafia. La parlamentare ha risposto ai microfoni di ANTIMAFIADuemila in merito alla querela della presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, nei confronti del giornalista e scrittore Saverio Lodato. Quest’ultimo, figura di spicco nel giornalismo antimafia, aveva ricordato durante la trasmissione Otto e Mezzo la polemica sorta al momento della nomina della Colosimo, in seguito alla diffusione di una fotografia che la ritrae insieme a Luigi Ciavardini, terrorista di estrema destra ed ex militante dei NAR, pluricondannato per omicidi (come quelli di Amato ed Evangelisti) e per la strage della stazione di Bologna. La vicenda è stata sollevata da numerosi familiari di vittime di mafia e terrorismo, i quali contestarono la nomina di Colosimo proprio alla luce di quello scatto.
Come riportato da un articolo de La Stampa del 24 maggio 2023, la fotografia fu pubblicata su Facebook dalla stessa Colosimo il 5 gennaio 2014 e successivamente rimossa nell’aprile 2023. Sul punto, la presidente ha sempre minimizzato il significato dell'immagine. Tuttavia, quando Lodato ha ricordato l’episodio in diretta televisiva, Colosimo ha deciso di querelarlo, nonostante il giornalista non avesse fatto altro che riportare fatti documentati. “Saverio Lodato ha dato una notizia - ha ribadito Enza Rando - Tu puoi spiegarla, e lei l’ha fatto, come quando aveva chiarito di non avere nulla a che fare con quel parente denunciato (lo zio pregiudicato Paolo Colosimo, intercettato con ‘ndranghetisti, ndr), ma non si deve mai zittire un giornalista”. La senatrice ha poi sottolineato l’importanza della libertà di stampa: “Questo è un momento molto delicato per l’informazione, non solo dal punto di vista legislativo”. Ha quindi ricordato il ruolo fondamentale che l’informazione svolge in una democrazia: “Un’informazione vera, etica, come ce l’hanno insegnata Fava e altri. L’informazione vera è quella che scava, quella che non si lascia guidare da simpatie o antipatie”. “Io credo - ha concluso - che dobbiamo lasciare che l’informazione faccia il suo lavoro. Ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni, che possono anche avere una spiegazione logica, ma non si può zittire l’informazione solo perché racconta qualcosa che può turbare”.
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La rubrica di Saverio Lodato
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