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di Salvatore Borsellino - 2 Novembre 2009
Lunedì 2 novembre Leo Nodari, organizzatore del premio nazionale "Paolo Borsellino"...  INTERVISTA VIDEO ALL'INTERNO!
  


..., ha dichiarato di essere stato aggredito alle spalle nel parcheggio del palazzo della provincia di Pescara mentre era in attesa dell'arrivo del sen. Maurizio Gasparri per un'iniziativa in programma nell'ambito dello stesso premio "Borsellino".
Voglio esprimere la mia solidarietà a Leo Nodari, cui auguro una pronta guarigione,  per la vile aggressione subita e per le ferite riportate.
Auspico che gli autori di questo atto indegno, che debbono essere sfuggiti alla stretta sorveglianza a cui è stato senz'altro sottoposto il parcheggio situato sul retro del palazzo della provincia, dove è avvenuta l'aggressione, possano essere presto identificati.
Mi auguro che questo possa presto avvenire grazie alle telecamere di sorveglianza che sicuramente saranno state installate per assicurare la sicurezza del parcheggio da cui sarebbe dovuto entrare il senatore Gasparri e che infatti era presidiato dai poliziotti, che hanno prontamente soccorso la vittima dell'aggressione, ai quali gli attentatori sembra siano purtroppo riusciti a sfuggire.
Sono sicuro che le indagini, che saranno certamente immediatamente avviate, riescano ad inchiodare alle loro responsabilità gli autori e gli ideatori di questa triste vicenda.

In un'intervista rilasciata questa mattina (lunedì 2 novembre, ndr) alla rete televisiva TvSei Leo Nodari ha raccontato così lo svolgimento dei fatti:

Domanda:
"Leo Nodari, ci spiega che cosa le è accaduto?"
Leo Nodari: "Mentre parcheggiavo l'auto sono stato aggredito al grido di 'servo dei fascisti', mi hanno ferito e mi hanno soprattutto rotto gli occhiali, per cui non potrò andare a casa oggi. Questo è l'unico problema. Ma è anche una bella lezione in modo che i ragazzi possano comprendere quali sono gli animi delle persone che vogliono contestare. In realtà noi siamo qui per costruire, quindi andremo avanti nel nostro progetto che è educativo. L'educazione consiste anche nel capire da che parte si sta quando una persona viene ferita in nome di Paolo Borsellino e quando invece una persona cerca di ricordare l'immagine, le idee e soprattutto il sacrificio di Paolo Borsellino".

Domanda: "Per lei l'episodio finisce qui?"
Leo Nodari: "Ma ovviamente essendo intervenuta subito la questura che mi ha soccorso e che mi ha portato qui, ci sarà una normale querela, ma non mi interessa, insomma".

Domanda: "Il premio Borsellino non si fa intimidire?"
Nodari: "Ma assolutamente. Noi andiamo avanti con il nostro ricchissimo programma che è ricco da sempre di personaggi di destra, di sinistra e di centro perchè la verità deve venire fuori, perchè la legalità non appartiene a nessuno, non ha nessun colore e per questo motivo noi non solo andremo avanti, ma andremo avanti con più forza".

Il video completo dell'intervista rilasciata da Nodari al canale TvSei:


Tratto da: 19luglio1992.com

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