Oggi vorrei parlarti del denaro. Ci siamo mai chiesti quale sia la natura di questo strumento, che utilizziamo tutti i giorni? Ci siamo mai chiesti chi lo crea, come, quale sia la sua natura?
Non tutti sanno che, oggi, il denaro è un bene privato. Ciò significa che non appartiene alla collettività o al popolo, bensì al sistema bancario. E questo nonostante l’evidenza del fatto che, a creare il valore reale, grazie al quale il denaro può esistere e svolgere la sua primaria funzione, ovvero quella di essere misuratore del valore delle cose, è la collettività stessa. Questo bene è stato sottratto in modo illecito e truffaldino a tutta la collettività. Non saremmo in errore dicendo che questo è, probabilmente, uno dei problemi, se non il problema cardine che attanaglia la nostra società.
L’operazione di prestito, che è alla base delle azioni di emissione monetaria, oggi, non permette al debito di essere estinto. E’ una questione matematica. Semplicemente rimangono fuori gli interessi.
Inoltre, il potere politico e decisionale assunto dal sistema bancario, oggi, è più che mai dirompente quanto incontrastato: prova ne è il fatto che al Governo, in Italia, non c’è uno statista, un sociologo, o un politico nel vero senso della parola, bensì un banchiere. E che banchiere.
La rubrica "L'angolo di Piras"
ARTICOLI CORRELATI
La follia della guerra continua, ma Putin è molto furbo
La triste storia di un Paese a cui hanno tagliato le gambe
L'inganno del denaro
- Dettagli
- Francesco Piras