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Alexander Dugin l’ha detto chiaramente: “La guerra non è contro l’Ucraina, ma contro il World Economic Forum ed i suoi piani infernali del Grande Reset, volti allo sterminio dell’umanità”. Putin ha disarcionato i progetti di Nuovo Ordine Mondiale, e si è messo contro il mondo intero.
E mentre il ministro degli esteri Dmytro Kuleba sogna l’assassinio di Putin, la Russia parla della presenza di almeno 30 laboratori di ricerca biologica in Ucraina, volti a rafforzare diverse “malattie letali”, denunciando anche lo spettro delle armi chimiche.
Kiev ha promesso un milione di dollari ad ogni pilota russo che diserterà consegnando il suo jet, e gli USA hanno iniziato a reclutare influencer su TikTok per ricercare nuovi mercenari, che stanno arrivando a grandissimo numero in Ucraina.
Zelensky ha messo in guardia l’Europa, sostenendo che senza NO FLY ZONE i razzi russi cadranno sul suolo della Nato. Altro esempio di propaganda fatta malissimo, perché come sappiamo la Russia si sta muovendo solo in Ucraina, e non ha alcuna intenzione di andare oltre, come più volte ripetuto dallo stesso Putin. Un’ipotetica NO FLY ZONE in Ucraina significherebbe una sola cosa: Terza Guerra Mondiale.
Nel frattempo la NATO non perde tempo, ovviamente, Cold Response 2022 sarà la più grande esercitazione Nato che si terrà all’interno del Circolo Polare Artico dagli anni ’80. Alle manovre di quest’anno, che si terranno tra la metà di marzo e l’inizio di aprile, parteciperanno circa 35mila soldati provenienti da 28 nazioni ma soprattutto, per la prima volta dalla Guerra Fredda, si vedrà la presenza di due Carrier Strike Group (Csg) alleati, uno statunitense ed un altro britannico.
La guerra imperversa, e una classe politica che ha dimostrato di non riuscire nemmeno a gestire un piccolo virus, non può che portarci verso la catastrofe. Le prospettive, dunque, non sono rosee. Il baratro è vicino, e ci stiamo andando incontro a grandissima velocità.

La Rubrica L'angolo di Piras

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