Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

220312 piras spesa armi

"Noi la Nato nel nostro Paese non la vogliamo".
E' questo il messaggio chiaro che il Movimento Our Voice sta dando scendendo in piazza ad Udine, a Niscemi, ad Aviano (domani, per uno shooting statico), e in futuro anche a Sigonella.
"Sull'orlo di una guerra che sembra ormai inevitabile aumentano le spese militari mondiali. L'Italia quest’anno spenderà quasi 26 miliardi di euro con la prospettiva, entro i prossimi 15 anni, di arrivare a circa 40 miliardi di euro l'anno, ovvero cento milioni di euro al giorno. Aderendo all'invio di armamenti e attrezzature militari verso Est il nostro Paese si sta rendendo complice della politica guerrafondaia di Nato e Russia. Pretendiamo - spiega Francesco Piras - l’uscita dell’Italia dalla NATO per la nostra sovranità economica, politica e decisionale e parlamentare".

La Rubrica L'angolo di Piras

ARTICOLI CORRELATI

Nuove indiscrezioni sui pericolosi laboratori biologici statunitensi in Ucraina

Ucraina, Zanotelli: ''Stiamo vedendo una guerra fra due potenze nucleari''

Ucraina, Sergei Lavrov rassicura: ''Non credo ci sarà guerra nucleare''

La guerra in Ucraina, la mafia russa e l'inefficienza dell'Occidente
di Giorgio Bongiovanni

Crisi Ucraina, con le armi vincono solo i mercanti della morte

di Giorgio Bongiovanni

Atomica e Terza Guerra Mondiale, le analisi di Giulietto erano vere e tuonano come non mai

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos